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Dal CdM via libera a modifiche all’Abilitazione Scientifica Nazionale

Abilitazione scientifica nazionale

 

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Giannini, ha approvato il 6 agosto scorso uno schema di regolamento contenente modifiche al vigente Regolamento (DPR n. 222/ 2011) riguardante l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per l’accesso al ruolo dei professori universitari, istituita dall’art. 16 della legge n. 240/2010.

La revisione del regolamento del 2011 è stata disposta dall’art. 14, comma 3, del DL 90/ 2014 contenente “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, a seguito delle modifiche introdotte dallo stesso articolo alle modalità di svolgimento dell’abilitazione scientifica nazionale (vedi Newsletter 12/ 2014).

Lo schema di regolamento approvato ora dal Consiglio dei Ministri prevede di conseguenza:

  • una procedura “a sportello” per la presentazione delle domande, presentazione che sarà consentita durante tutto l’anno con esclusione del mese di agosto e dei tre mesi precedenti la scadenza della Commissione (l’attuale DPR prevede, invece, l’emanazione di un bando e un termine di presentazione delle domande di partecipazione alla procedura);
  • l’allungamento della durata dell’abilitazione scientifica nazionale a sei anni dalla pubblicazione dei risultati (dagli attuali 4 anni dalla data di conseguimento);
  • l’individuazione, con successivo decreto ministeriale, di criteri, parametri e indicatori per misurare la produzione scientifica, differenziandoli per settore concorsuale, anziché per area disciplinare;
  • la formazione di un’unica Commissione nazionale per ciascun settore concorsuale (oggi è settore scientifico-disciplinare), di durata biennale; ciascuna commissione sarà composta da cinque membri sorteggiati all’interno di una lista di professori ordinari appartenenti al settore (o settore affine nel caso in cui i candidati afferenti al settore siano inferiori a venticinque), che abbiano presentato la propria candidatura rendendo pubblica l’attività scientifica svolta nell’ultimo quinquennio e che non siano stati oggetto di valutazione negativa. Di ciascuna commissione non dovrà fare parte più di un commissario della stessa università.

Il Regolamento è stato sottoposta all’attenzione dell’ANVUR che, il 9 settembre scorso, ha pubblicato il suo Parere nel quale esprime “una valutazione complessivamente positiva” dello schema di regolamento, pur sottolineando che “alcuni aspetti del Decreto sembrano suscettibili […] di interventi migliorativi” (illustrati nel suo Parere) “al fine di accrescere la capacità delle procedure di Abilitazione di garantire la selezione di docenti di adeguata qualificazione scientifica”.

Il Regolamento dovrà ora essere vagliato dal Consiglio di Stato e quindi dalle Commissioni parlamentari.

 

Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI del 24 settembre 2015.

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