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CNR: L’APPLICAZIONE DEL NUOVO CCNL E L’ORARIO DI LAVORO DI R&T

L’8 giugno 2018 è stata convocata una riunione dall’Amministrazione del CNR in merito all’applicazione di alcuni istituti del nuovo CCNL, FGU-Dipartimento Ricerca, dopo aver fatto notare che la direttiva in preparazione faceva espresso riferimento alle “novità” introdotte dal CCNL 2016-2018 e che, sull’orario di lavoro di R&T e quindi a riguardo dell’art. 58 del precedente CCNL 1998-2001, l’unico elemento di novità era l’estensione da tre a quattro mesi del periodo per il conteggio delle 36 ore medie settimanali, ha ribadito la richiesta di un tavolo tecnico specifico ed ha sollecitato, ottenendolo, lo stralcio della sezione della direttiva riguardante l’orario di ricercatori e tecnologi, in quanto conteneva, in primis, enunciazioni di principio, ed a seguire, indicazioni operative, in netto contrasto con le specifiche del vigente CCNL, con il D.lgs. n. 218/2016 e con la Carta europea dei ricercatori.

Il CCNL 2016-2018 conferma pienamente le norme precedenti e le rafforza con l’accoglimento dei principi della Carta Europea dei Ricercatori, ripresi nel D.lgs. n. 218/2016 (art. 2): autonomia scientifica e di organizzazione del lavoro di ricerca e sviluppo tecnologico da parte di ricercatori e tecnologi. Questi principi non possono essere più messi in discussione, pertanto FGU-Dipartimento Ricerca chiederà, al tavolo di confronto che l’Amministrazione vorrà aprire su “orario di lavoro ricercatori e tecnologi”, la definizione di indicazioni operative coerenti con le attività che ricercatori e tecnologi devono svolgere e chiare rispetto al quadro normativo vigente, al fine di garantire modalità di lavoro proficue ed efficaci, nell’interesse del Paese.

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