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PNR 2015-2020: a luglio le prime misure per il Capitale umano della ricerca

PNR 2015-2020

Nel corso dell’audizione del 21 giugno presso la 7ª Commissione del Senato, il ministro Giannini ha affrontato con una certa ampiezza i temi dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM) e della Ricerca.

Riguardo a quest’ultima, il Ministro ha ricordato che nel recente PNR 2015-2020 è previsto uno stanziamento di risorse pari a circa 2,5 miliardi di euro e che è volontà del Ministero rispettare i tempi ed evitare i ritardi che si sono riscontrati nelle procedure relative al VII Programma quadro di ricerca. Le misure del PNR per il Capitale umano saranno le prime ad essere attuate, già a partire da luglio 2016, e beneficeranno di fondi pari a circa il 45% dell’intera programmazione. Una seconda fase, da concludersi entro il 31 dicembre 2016, interesserà altri settori del PNR.

Tra gli interventi previsti per il Capitale umano, la Giannini ha menzionato quello a favore dei vincitori dei grant europei, con uno stanziamento di 246 milioni di euro mirato a favorire l’attrattività del nostro Paese nei confronti dei ricercatori italiani e stranieri, al momento molto scarsa. Occorre creare anzitutto, ha affermato il Ministro, un percorso di rientro dei ricercatori italiani, costituendo un adeguato sostegno tecnico per consentire alle università e agli enti di concorrere nei diversi bandi ERC e prevedendo finanziamenti aggiuntivi per i ricercatori che hanno partecipato a bandi ERC senza essere ammessi al finanziamento pur ottenendo una valutazione positiva, in modo da sostenerne le attività di ricerca già avviate e favorire la partecipazione con successo ai futuri bandi. Un’ulteriore iniziativa riguarderà lo stanziamento, fino ad un massimo di 600.000 euro, in favore dei vincitori di bandi ERC di qualunque tipologia (Starting, Consolidator e Advanced grant) che scelgono l’Italia come sede dell’attività di ricerca.

Il Ministro ha anche toccato il tema dei dottorati di ricerca. I prossimi bandi, che saranno emanati entro luglio, avranno risorse aggiuntive per dottorati innovativi che prevedano una parte del loro percorso in imprese interessate. È stato già avviato il progetto “Phd ITalents” (vedi Newsletter 8/2016) finalizzato a stimolare le imprese più qualificate ad accogliere dottori di ricerca, con un finanziamento complessivo di circa 16 milioni di euro. Una parte specifica di tale progetto è destinata al settore agronomico.

Entro luglio verrà anche lanciata una chiamata pubblica di interesse per 4 nuovi cluster tecnologici relativi ai seguenti ambiti: Cultural heritage, Design Creatività Made in Italy, Energia, Blue Growth. I nuovi cluster si aggiungeranno agli 8 già esistenti, ispirati alle priorità di Horizon 2020: Aerospazio, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente, Mobilità e trasporti, Salute, Smart communities, Tecnologie per ambienti di vita.

Nel quadro delle iniziative di semplificazione amministrativa, entro il 4 luglio saranno adottati due decreti ministeriali per separare le norme sulla ricerca industriale da quelle sulla ricerca fondamentale. Per quest’ultima, saranno semplificati i passaggi tra la fase della valutazione e quella dell’assegnazione delle risorse, prevedendo verifiche in itinere ed ex post. Queste misure, ha affermato la Giannini, rappresentano solo un primo passo, che dovrebbe essere accompagnato dalla emanazione di un provvedimento legislativo che ridefinisca le modalità di finanziamento della ricerca pubblica, coinvolgendo tutti i Ministeri interessati.

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