Skip to content
20/11/2024
FGU – Dipartimento Ricerca – Sezione ANPRI
  • HOME
  • Chi siamo
    • Statuto
    • ORGANIGRAMMA
    • Perché associarsi
    • Consulenza contrattuale, legale e pensionistica
  • Notizie
  • Comunicati
    • Comunicati FGU-Ricerca
    • Comunicati ANPAL
    • Comunicati Area Science Park
    • Comunicati ASI
    • Comunicati CNR
    • Comunicati CREA
    • Comunicati ENEA
    • Comunicati IIISG
    • Comunicati INAF
    • Comunicati INAIL
    • Comunicati INAPP
    • Comunicati INDAM
    • Comunicati INDIRE
    • Comunicati INFN
    • Comunicati INGV
    • Comunicati INVALSI
    • Comunicati INRIM
    • COMUNICATI ISIN
    • Comunicati ISPRA
    • Comunicati ISS
    • Comunicati ISTAT
    • Comunicati OGS
    • Comunicati SZN
  • istituzioni di ricerca
  • Lavorare nella ricerca
  • ASSOCIARSI
  • SERVIZI
    • caf
    • Consulenza contrattuale, legale e pensionistica
  • AREA RISERVATA
  • AREA STAMPA
    • Comunicati stampa
    • RASSEGNA STAMPA
  • Contatti
  • IN EVIDENZA
  • NOTIZIE
  • COMUNICATI SINDACALI
  • AREA STAMPA
  • VIDEO
  • ANALYSIS
  • ANPRI
Senza-titolo-1
Senza-titolo-1
Crea, la nuova dg Zaganelli: “Grande patrimonio da valorizzare”
Crea, la nuova dg Zaganelli: “Grande patrimonio da valorizzare”
Crea, la nuova dg Zaganelli: “Grande patrimonio da valorizzare”
Innovazione: al Maxxi di Roma in mostra l’impatto di robotica e Ia
Innovazione: al Maxxi di Roma in mostra l’impatto di robotica e Ia
Innovazione: al Maxxi di Roma in mostra l’impatto di robotica e Ia
Cnr: il dialogo tra scienza e politica per le sfide dell’Ue
Cnr: il dialogo tra scienza e politica per le sfide dell’Ue
Cnr: il dialogo tra scienza e politica per le sfide dell’Ue
Infn: un concorso per superare gli stereotipi di genere nella scienza
Infn: un concorso per superare gli stereotipi di genere nella scienza
Infn: un concorso per superare gli stereotipi di genere nella scienza
Pnrr: per Inaf accordo da 23 milioni sul progetto Cta+
Pnrr: per Inaf accordo da 23 milioni sul progetto Cta+
Pnrr: per Inaf accordo da 23 milioni sul progetto Cta+
Università: ok al riparto di 880 milioni per le borse di studio
Università: ok al riparto di 880 milioni per le borse di studio
Università: ok al riparto di 880 milioni per le borse di studio
“Rimarrò all’estero, in Italia la ricerca non funziona”
“Rimarrò all’estero, in Italia la ricerca non funziona”
“Rimarrò all’estero, in Italia la ricerca non funziona”
Inaf: Zerbi nuovo presidente del Council dell’Osservatorio Ska
Inaf: Zerbi nuovo presidente del Council dell’Osservatorio Ska
Inaf: Zerbi nuovo presidente del Council dell’Osservatorio Ska
Cnr: Illuminati nuovo direttore dell’Istituto di nanotecnologia
Cnr: Illuminati nuovo direttore dell’Istituto di nanotecnologia
Cnr: Illuminati nuovo direttore dell’Istituto di nanotecnologia
Bernini: “Non tutti i ricercatori sono uguali, puntiamo su diversi tipi di contratto”
Bernini: “Non tutti i ricercatori sono uguali, puntiamo su diversi tipi di contratto”
Bernini: “Non tutti i ricercatori sono uguali, puntiamo su diversi tipi di contratto”

ASSEMBLEA NAZIONALE PERSONALE ENTI PUBBLICI RICERCA SU IPOTESI CCNL 2019-2021 “MOLTE OMBRE PER LA RICERCA PUBBLICA”

GIOVEDÌ 27 LUGLIO 2023 ore 11:00

IN EVIDENZA

  • In evidenza News “Rimarrò all’estero, in Italia la ricerca non funziona”

    ROMA, 8 novembre – “In Italia il mondo della ricerca non funziona come all’estero. Va a una velocità diversa, molto più lenta. E, per tutto il grande lavoro che comporta, non viene abbastanza pagato. In Italia, in generale, gli stipendi sono molto bassi”. Parole amare che arrivano da una giovane studiosa pugliese, Beatrice Annunziata Milano, 24 anni, originaria di Gioia del Colle (Bari), ma ora trasferita a Ginevra, dove è specializzanda in psichiatria e ricercatrice in neuroscienze. Mentre frequentava l’università a Pisa ha avuto modo di fare un Erasmus in Francia. E poi di trascorrere anche un periodo a Londra e negli Stati Uniti, a San Francisco e ad Harvard. Al Corriere della Sera, la ricercatrice spiega: “In Svizzera, come specializzanda, guadagno 8.500 franchi lordi al mese, quindi 5.700 netti. Certo, a questi va sottratto un costo dell’affitto pari ad almeno 1200 franchi e un altrettanto oneroso costo della spesa: qui una pizza costa 30 franchi e in Puglia ovviamente molto meno. Ma comunque riesco a portare a casa uno stipendio pari a tre volte quello italiano”. Ne consegue un’amara previsione: “Ho capito che in Italia non è più possibile tornare a vivere. Nemmeno in futuro”, anche se, spiega Milano, “l’università italiana offre una grande preparazione. E lo stesso vale per la scuola superiore. Basti pensare che, in Italia, si può studiare il latino e il greco. Confrontandomi con miei coetanei provenienti da diverse parti del mondo, infatti, ho notato che l’italiano medio ha una cultura superiore a quella degli studenti di altri Paesi”. Quindi la conclusione della studiosa: “Il problema sta nelle condizioni della ricerca. I bassi finanziamenti comportano, per esempio, l’assenza di strumentazione nei laboratori. E ovviamente bassi stipendi per i ricercatori”.

  • In evidenza Pa: ok al contratto delle Funzioni centrali, aumenti medi da 165 euro

    ROMA, 7 novembre – È stato siglato all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) il rinnovo del contratto 2022-2024 per il comparto Funzioni centrali della Pubblica amministrazione. L’accordo riguarda 195mila dipendenti tra ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici (come Inps, Inail o Aci). Il tavolo ha visto una spaccatura tra i sindacati, con la firma di Cisl-Fp e delle sigle autonome Confsal Unsa, Flp e Confintesa Fp. Hanno detto no, invece, Fp-Cgil e Uil Pa. In ogni caso, i sindacati sottoscrittori raggiungono la soglia di maggioranza del 54,6%. L’intesa contempla un aumento retributivo medio di 165 euro lordi mensili, per 13 mensilità. Lo stanziamento dello 0,22% in più nella legge di bilancio 2025 ha fatto lievitare l’incremento contrattuale per il 2022-2024 al 6%, dopo il +4,07% del precedente triennio. Tra le principali novità ordinamentali ci sono la sperimentazione (dal prossimo anno) della settimana corta volontaria, su quattro giorni, mantenendo però le 36 ore settimanali. Prevista pure la corresponsione dei buoni pasti per le giornate di smart working, scelta che mette così fine al far west decisionale delle singole amministrazioni sul tema. Sarà tuttavia necessario un intervento del Mef per verificare la disponibilità di fondi. Infine, nella bozza c’è l’ampliamento delle ore di permesso per visite mediche, terapie o prestazioni diagnostiche a beneficio dei dipendenti over 60. Per approfondire: https://www.aranagenzia.it/comunicati/15211-firmata-lipotesi-di-contratto-collettivo-nazionale-di-lavoro-comparto-funzioni-centrali-periodo-20222024.html

  • Comunicati FGU RICERCA ANPRI In evidenza COMUNICATO 10 ottobre 2024 :  Il MUR incontra le rappresentanze sindacali per presentare il ddl “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”

        Ieri, mercoledì 9 ottobre, il Ministro dell’Università e della Ricerca Sen. Anna Maria Bernini ha incontrato le rappresentanze sindacali per un confronto sul disegno di legge (ddl) presentato dal Governo in Senato lo scorso 20 settembre ( AS 1240 ).  Il ddl attraverso una modifica della legge n. 240/2010 (cosi detta legge “Gelmini”) si propone di introdurre varie nuove forme di contratti per la fase del pre-ruolo sia per l’Università che per gli Enti di Ricerca (EPR). Riepiloghiamo brevemente, così come abbiamo con chiarezza espresso al Ministro nell’incontro, il nostro parere su queste potenziali nuove forme contrattuali che si vorrebbero introdurre. Contratto post-doc: contratto fino ad un massimo di tre anni non prolungabile che vede nel ddl solo il limite minimo della retribuzione fissato al trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo definito. Per il resto rileviamo una totale discrezionalità da parte delle diverse istituzioni di definire nel bando, oltre – come è naturale – alle specifiche funzioni anche quali sono “i diritti e i doveri relativi” e il “trattamento economico e previdenziale”. Addirittura si prevede per gli EPR che si possa accedere al contratto post-doc senza avere il dottorato. La nostra impressione/valutazione è che assomigli terribilmente ad un assegno di ricerca, che scomparirà alla fine del 2024, sotto mentite spoglie!   Borse di assistenti all’atti- vità di ricerca: borse di due tipi: junior e senior rispettivamente assegnabili a chi ha un titolo di laurea magistrale o di dottorato da non oltre sei anni e che possono durare da un minimo di uno fino a tre anni. Di nuovo abbiamo, come per il contratto post-doc, la totale discrezione nella definizione dei “diritti e doveri” che avrà il singolo assegnista che potrebbero non solo cambiare da Università e/o Ente di Ricerca ma addirittura tra un bando e un altro. Cioè, ad esempio, se due colleghi “giovani” che operano sullo stesso progetto di ricerca svolgendo ruoli analoghi potrebbero vedersi riconosciuti diversi diritti e doveri! Cosa dire come commento. Totale e completo arbitrio da parte del committente nei confronti di persone che potrebbero nel caso di borse post-doc, sommando i periodi di laurea, borse post-laurea, dottorato, borse post-doc, tranquillamente arrivare a trentacinque anni di età, con un livello culturale e professionale di alto livello, senza aver nessuna prospettiva circa il loro percorso di carriera futuro!!!! Contratti di professore aggiunto: il fine indicato nel ddl è istituire questa figura a “…favore di esperti di alta qualificazione, anche appartenenti al mondo professionale, finalizzati allo svolgimento di specifiche attività didattiche, di ricerca e terza missione”. Che, oltre al limite temporale da tre mesi a tre anni, di nuovo sembra prevedere solo altri due vincoli. Il primo “…non dà luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli universitari…”, il secondo riguarda la retribuzione i cui limiti sono fissati dal decreto ministeriale emanato in forza dell’art. 23 della legge “Gelmini”  su citata. Un disegno di legge che sembra avere l’obiettivo opposto a quello che si voleva avviare con il contratto di ricerca, come noi lo abbiamo definito in passato “disboscare la pletora di contratti pre-ruolo” per avere possibilmente solo due percorsi professionali iniziali: uno che punta alla carriera Universitaria o  negli Enti di Ricerca, l’altro per ottenere una professionalizzazione nell’ambito di queste istituzioni per passare poi ad attività al di fuori di esse. Ma in entrambi i casi con una chiara individuazione di quale è il percorso in cui si viene indirizzati nel momento in cui viene offerta una posizione o l’altra. Questo non ci sembra l’obiettivo che ci si è dati nel predisporre il disegno di legge ma solo quello di consentire forza lavoro da usare in maniera sostanzialmente indiscriminata e senza nessuna preoccupazione per le tutele da fornire. Auspichiamo che in un eventuale percorso parlamentare si possa avere l’opportunità di emendare il ddl per renderlo coerente all’obiettivo di valorizzare l’attività e i percorsi professionali alle persone giovani che si vorranno avvicinare al mondo della docenza e della ricerca.     Segreterie Nazionali FGU – Dipartimenti Università e  Ricerca     1) Disegno di legge AS1240         http://           _www.fgudipartimentouniversita.org               www.anpri.fgu-ricerca.it      

NOTIZIE

  • News Crea, la nuova dg Zaganelli: “Grande patrimonio da valorizzare”

    ROMA, 15 novembre – “L’insediamento del nuovo direttore generale rappresenta un tassello fondamentale in quel processo di riorganizzazione che stiamo portando avanti per rendere il Crea sempre più pronto a fronteggiare le grandi sfide agroalimentari e ambientali del nostro tempo e a trasferire i risultati delle sue ricerche al sistema Italia”. Lo ha commentato il presidente dell’ente italiano di ricerca dedicato all’agroalimentare e alle foreste, Andrea Rocchi, salutando l’avvio di mandato della dg Maria Chiara Zaganelli. “Sono certo che con la sua consolidata professionalità e le sue indiscutibili capacità, sarà all’altezza del compito che le abbiamo affidato”, ha aggiunto Rocchi. Zaganelli, avvocata civilista, ha percorso tutta la sua carriera all’Ismea, dove ha lavorato dal 2005, ricoprendo diverse posizioni e mansioni, fino a diventarne direttore generale nel gennaio 2021, poi riconfermata ad aprile 2024. In carica al Crea dal 4 novembre 2024, è stata nominata a seguito di una pubblica selezione. “Il Crea – ha affermato la neo direttrice generale – ha un grande patrimonio, forse ancora poco conosciuto. Il suo contributo, da valorizzare a beneficio di tutto il Paese, è in termini di ricerca, di innovazione, in analisi, modelli di strutture e aziende sperimentali. Obiettivi da perseguire con una rinnovata azione di promozione delle competenze scientifiche, amministrative e manageriali. Mi aspetta un lavoro importante e di lungo respiro a cui dedicherò tutto il mio impegno”. Il Crea: https://www.crea.gov.it/home  

  • News Innovazione: al Maxxi di Roma in mostra l’impatto di robotica e Ia

    ROMA, 14 novembre – Robotica e intelligenza artificiale stanno cambiando il nostro futuro. Ma in che modo? Dal 15 al 17 novembre l’ecosistema dell’innovazione Raise – “Robotics and Ai for Socio-economic Empowerment”, il progetto finanziato dal Pnrr che vede il coordinamento del Consiglio nazionale delle ricerche assieme all’Istituto italiano di tecnologia e all’Università degli studi di Genova, approda al Maxxi di Roma con l’evento “RAISE The Future”. I visitatori del Maxxi avranno l’opportunità unica di entrare in contatto diretto con le ricercatrici e i ricercatori impegnati sul progetto, che presenteranno – attraverso dimostrazioni dal vivo, microtalk e incontri – linee di attività e risultati ottenuti sui molteplici fronti in cui il progetto è attivo: robotica, intelligenza artificiale, scienza al servizio delle città, della salute, dell’ambiente e dei porti: un’occasione unica per conoscere da vicino i protagonisti di Raise, esplorare le tecnologie e i modi in cui la ricerca scientifica può supportare la vita quotidiana, migliorare la qualità del lavoro e l’ambiente. Accanto agli eventi, grazie alla collaborazione con l’intelligenza artificiale, Raise ha sviluppato una serie di immagini per illustrare i suoi progetti innovativi, coprendo diverse aree di interesse fondamentali: sanità, sostenibilità ambientale, porti intelligenti e smart city accessibili e inclusive. Queste visioni futuristiche, realizzate attraverso installazioni multimediali, sono attualmente esposte nella rassegna “Roma Fotografia – Future”. Le opere saranno visibili fino al 3 dicembre 2024. Per maggiori informazioni: https://www.raiseliguria.it/eventi/raise-porta-innovazione-al-maxxi-con-raise-the-future/

  • News Cnr: il dialogo tra scienza e politica per le sfide dell’Ue

    ROMA, 13 novembre – Una due giorni di dialogo per interrogarsi sul rapporto tra scienza e politica. Il Consiglio nazionale delle ricerche nella sua sede centrale di Roma ha organizzato pochi giorni fa l’evento internazionale “Share Science Shape Future. Scientific advice in Europe: analysis, synergies and perspectives”. Si tratta di un tema fondamentale per affrontare le grandi sfide globali sia a livello sociale che ambientale, attualmente al centro di un animato dibattito che coinvolge i Paesi membri dell’Unione Europea. L’evento ha visto la partecipazione, fra i relatori, dei membri dello European Science Advisors Forum, la rete che riunisce i consiglieri scientifici nazionali nominati dai governi dell’Unione europea, un organismo che proprio in questo momento è guidato dalla presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, che ha spiegato: “Oggi la Commissione europea, L’Unione europea e il Parlamento europeo stanno cercando di creare la sensibilità negli Stati membri per imparare a essere presenti nelle istituzioni e a dare un parere scientifico senza prendere parte però alle posizioni politiche, ma rimanendo sempre sul lato dell’evidenza scientifica”. Durante i due giorni di lavori è stato anche presentato il Rapporto dell’High Level Group sulla valutazione intermedia di Horizon Europe, presieduta dalla presidente Carrozza assieme al presidente dell’Accademia delle Scienze austriaca Heinz Fassman, che ha affermato: “Oltre al fatto che abbiamo bisogno di più soldi per i nostri programmi chiediamo un po’ più di processi decisionali dei centri scientifici. Vediamo un po’ troppa influenza della Commissione e dei politici nel decidere quali ricerche siano utili e quali no”.

  • News Infn: un concorso per superare gli stereotipi di genere nella scienza

    ROMA, 12 novembre – Combattere gli stereotipi di genere nella scienza e nelle discipline Stem: con questo obiettivo è stato bandito dall’Infn e dall’Istituto delle ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr un concorso nell’ambito di Genera – Gender equality network in the European research area. L’iniziativa, dal titolo “Oltre gli stereotipi di genere e verso le professioni del futuro: donne e ricerca in fisica”, è rivolta a studentesse e studenti di tutte le classi degli istituti secondari di II grado in Italia e consiste nella realizzazione di un video di massimo cinque minuti che elabori in modo originale uno dei temi assegnati alla specifica categoria di concorso: “Donne e scienza, tra stereotipi e pregiudizi” o “Scienziate che cambiano il mondo” per le classi del biennio, e “Pregiudizi di genere nell’innovazione” o “Genere, scienza e media” per il triennio. Il Genera network, di cui fanno parte Infn e Cnr, nasce nell’ambito della scelta della Commissione europea di individuare nell’uguaglianza di genere e nell’integrazione della dimensione di genere nella ricerca delle priorità fondamentali per il futuro dell’Europa. Il concorso di Genera Network è organizzato in collaborazione con il progetto H2020 “MINDtheGEPs – Modifying Institutions by Developing gender equality plans” di cui il Cnr-Irpps è beneficiario, e mira a trovare strumenti per aumentare la presenza delle donne nella ricerca. Il progetto è inoltre supportato dalla Società italiana di fisica, dall’Associazione per l’insegnamento della fisica e da The European physical journal. Gli autori e le autrici dei video vincitori, e il personale insegnante di riferimento, saranno premiati a Roma nel mese di maggio 2025, durante una giornata dedicata alla fisica e al ruolo delle donne in questa disciplina. Oltre al concorso, il gruppo di Genera Network per la prima volta quest’anno si rivolge anche alle insegnanti e agli insegnanti con un corso di formazione gratuito al fine di offrire un’opportunità di approfondimento sulle questioni di genere nella scienza e nella ricerca. L’iscrizione al concorso è possibile fino al 31 gennaio 2025. Tutte le informazioni per l’iscrizione: https://genera.sites.lngs.infn.it/      

COMUNICATI SINDACALI

  • Comunicati CREA COMUNICATO INCONTRO CREA DEL 13 NOVENBRE 2024 PROGRESSIONI DI CARRIERA DEL PERSONALE CREA: ANCORA TUTTO FERMO!

          Il 13 novembre 2024 si è svolta una riunione sindacale con l’amministrazione CREA. Oltre alla presentazione della DG , D.ssa Maria Chiara Zaganelli, era previsto il seguente ordine del giorno: Utilizzo fondi legge di bilancio 2024 per la promozione dello sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi di ruolo di terzo livello e della dotazione finanziaria di bilancio per le progressioni di livello I-III; Utilizzo fondi legge di bilancio 2024 per la valorizzazione del personale tecnico- amministrativo di ruolo.   Alla Dr.ssa Zaganelli va il nostro sincero augurio di buon lavoro, sperando che possa apportare dinamismo e innovazione che sono mancati in questi anni.   Per quanto riguarda i due punti all’ordine del giorno, abbiamo appreso che i presidenti degli enti pubblici di ricerca intendono inviare due quesiti al Ministero della Funzione Pubblica, richiedendo interpretazioni sui seguenti aspetti: la possibilità di utilizzare o meno le procedure selettive già espletate per i passaggi di livello (per ricercatori e tecnologi); una migliore definizione delle procedure da attivare per assegnare i fondi al personale (livelli IV – VIII).   Di fatto, porre un quesito alla Funzione Pubblica rischia di non avere altro risultato che ritardare di mesi qualunque decisione. Inoltre, sulla base delle esperienze pregresse, temiamo che la risposta della Funzione Pubblica possa essere un semplice richiamo all’autonomia degli enti o addirittura restrittiva o non conclusiva. Sicuramente i passaggi di livello per i ricercatori e tecnologi utilizzando i fondi di cui alla legge di bilancio 2024, non potranno essere conclusi entro l’anno.   Ricercatori, tecnologi e personale tecnico-amministrativo possono attendere! In questo quadro, è di magra consolazione l’avere appreso che i fondi sono arrivati proprio oggi nel bilancio del CREA.   Abbiamo pertanto richiesto che: Siano avviate entro fine anno le procedure di selezione di nuovi ricercatori e tecnologi, a valere sul Piano di Fabbisogni 2023 e 2024. Come noto, infatti, il CREA ha effettuato le selezioni di personale solo per i profili tecnico-amministrativo ma non per il III livello. Duole notare, ancora una volta, una certa discrasia fra quanto giustamente sottolineato nei mesi scorsi dal Presidente (il prossimo pensionamento di oltre 260 ricercatori che, in assenza di giovani ricercatori, non potranno trasferire le loro competenze) e quanto operativamente l’Ente sta facendo per evitare questa perdita di conoscenze ; Siano banditi entro fine anno i concorsi per passaggi di livello articolo 15, allo scopo di mantenere la cadenza biennale, a valere su quanto già oggi previsto dal Piano di Fabbisogno del Personale 2024, mantenendo la cadenza biennale delle procedure; Sia formulato quanto prima il Piano di Fabbisogno del Personale per il 2025, del quale ancora non si ha alcuna notizia.       La delegazione FGU-ANPRI presso il CREA http://  

  • Comunicati ENEA ENEA COMUNICATO 28 ottobre 2024: Una piccola, grande vittoria: anche stavolta, alla fine, Davide ha battuto Golia

      Apprendiamo con grande soddisfazione che il CTS (che ringraziamo per l’impegno) ha completato i lavori per l’emissione del parere sui criteri per il reclutamento e le progressioni del personale tecnico-scientifico e su quelli per la valutazione periodica dell’attività scientifica. Questo risultato rivoluzionario “dovrebbe”, almeno per il prossimo concorso ex art. 15, mettere fine ai criteri per le progressioni elaborati dall’amministrazione, di cui abbiamo avuto informativa a un tavolo che ci è apparso più essere una trattativa fra l’amministrazione ed alcune OO.SS. E ricordiamo, questo risultato sarebbe stato impossibile senza l’azione decennale condotta da FGU Ricerca ANPRI, purtroppo in completa solitudine. Ricordiamo, per chi è di memoria corta, le tappe principali: Ricorso al TAR VINTO, per l’ottenimento di un rappresentante eletto dal personale in C.d.A., così come sancito dal d.lgs. 218/2016 Ricorso al TAR PAREGGIATO (il TAR non è entrato nel merito, eccependo la sua incompetenza e rinviando la decisione al giudice del lavoro) per l’annullamento dei “discutibilissimi” (vogliamo essere educati) criteri e modalità del bando ex art. 15 del 2021.   L’ aver ottenuto tramite il primo ricorso che nel C.d.A. dell’ENEA vi fosse un Consigliere eletto dal personale è stato il primo, importante passo. Grazie all’impegno del Consigliere eletto, al secondo ricorso presentato da FGU Ricerca ANPRI sui criteri del bando, alla lettera di condanna dei criteri firmata da un numero elevatissimo di ricercatori e tecnologi ancor prima che sorgesse l’ultimo, kafkiano problema dei Pdf non modificabili, il C.d.A. nel suo complesso si è reso conto della distanza abissale del sistema con cui ENEA “valutava” i propri ricercatori e tecnologi e l’attività scientifica da quelli in uso presso la comunità scientifica, revisionando lo Statuto ed affidando i nuovi criteri ad un organo indipendente e titolato a farlo: il CTS. Fare ricorsi al TAR non ci diverte: siamo ben consci che la via giudiziaria, per un sindacato, è l’estrema “ratio”, e che avremmo preferito di gran lunga che il buon senso avesse prevalso tre anni fa al tavolo per il vecchio bando art. 15. In alternativa, se i criteri per le progressioni fossero stati emessi un anno fa, ossia il 12.10.2023 quando con circolare il Presidente[1] annunciava che “criteri che saranno a breve oggetto di parere da parte del CTS.”, FGU Ricerca ANPRI avrebbe ritirato immediatamente il ricorso sull’art.15, come abbiamo dichiarato in numerosi comunicati. Quindi, chi afferma che il recente scorrimento della graduatoria e il futuro bando sono usciti con ritardo a causa del nostro ricorso,  a nostro avviso, mente sapendo di mentire. Ricordiamo che anche il primo allargamento fu effettuato in pendenza di ricorso. In realtà, è vero il contrario: dubitiamo fortemente che il nuovo bando ex art.15 sarebbe stato emesso con il parere del CTS in caso di nostra sconfitta al TAR. Aspettiamo ora che l’ENEA ci convochi per la doverosa informativa sui criteri del futuro bando ex art. 15, sperando che il parere espresso dal CTS sia in linea con i principi della carta Europea dei ricercatori afferenti alla carriera e soprattutto che tali criteri non siano disattesi dall’Amministrazione. Chiediamo al nuovo rappresentante eletto in C.d.A. Claudio Pioli di continuare l’azione cominciata dal consigliere Giuliano al fine di rendere sostanziale, e non solo formale, l’ENEA quale Ente Pubblico di Ricerca. Molto resta ancora da fare sul fronte della sburocratizzazione e del reale efficientamento dell’ENEA, della partecipazione di ricercatori e tecnologi alle fasi decisionali per la programmazione e attuazione della ricerca, della libertà di ricerca, della portabilità dei progetti (art. 2 del d.lgs. 218/2016), ed anche dell’elaborazione di un regolamento che contenga criteri giusti meritocratici e stabili per l’assunzione e le progressioni di tutto il personale compreso il personale tecnico amministrativo, convinti che qualsiasi lavoratore ENEA debba sapere quale sarà il suo percorso di carriera fin dal primo giorno della sua assunzione. Su questi punti, FGU Ricerca, come annunciato durante l’assemblea del 28 ottobre u.s. che ha visto la partecipazione di oltre 170 colleghi, continuerà la sua battaglia. Auspichiamo che si possa fare insieme alle altre OO.SS., ma se necessario proseguiremo anche da soli. Per fare questo, abbiamo bisogno del contributo e della partecipazione di tutti i lavoratori ENEA: ricercatori, tecnologi e personale tecnico-amministrativo. Più saremo a sostenere queste posizioni e prima ENEA diventerà un Ente di ricerca “vero”. Ente in cui il personale possa lavorare serenamente e fare ricerca in libertà, esprimersi senza timore di essere svalutato per il lavoro svolto (cioè attraverso criteri di progressione discutibili o da una commissione che assegna 25 punti in più a una parte del personale sul “contributo di ruolo” e zero agli altri), quello stesso lavoro che, tra l’altro, riceve le lodi della comunità scientifica o degli altri enti pubblici e privati con cui si interfaccia. Continueremo quindi a lottare affinché i diritti dei lavoratori della ricerca sanciti dalle leggi e ripresi dal CCNL non siano elusi dai regolamenti e dalle procedure interne.  Per questo motivo vi chiediamo di aderire a FGU Ricerca in quanto se resteremo in pochi, non sarà un buon viatico. Non è detto, infatti, che Davide riesca sempre, da solo, a battere Golia. Maria Giovanna Landi Responsabile FGU-Ricerca ANPRI ENEA         http://   [1] vedi comunicato del Presidente del 12.10.2023    

  • Comunicati INFN INFN COMUNICATO 29 Ottobre 2024:   Firmato il salario accessorio 2021 del personale ricercatore e tecnologo

      Lo scorso 21 ottobre l’INFN ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro di trattativa con la delegazione di parte INFN, guidata dal Prof. O. Adriani.   Punti all’ordine del giorno: Risposte alle richieste presentate dalle OOSS; Firma CCNI salario accessorio personale I-III anno 2021; Ripartizione avanzi benefici assistenziali 2023 post esito commissioni; Bozza CCNI salario accessorio IV-VIII anno 2022; Discussione Comma 310c; Organismo paritetico per l’innovazione; Tavolo tecnico benefici assistenziali; Stato art. 53 e art. 54 Discussione CCNI I-III 2022; Convenzione con Ego; Graduatorie telelavoro; Protocollo d’intesa orario di lavoro sez. Pisa; Varie ed eventuali.   Salario accessorio del personale ricercatore tecnologo anno 2021 È stato firmata il CCNI 2021 per il personale ricercatore tecnologo, dopo aver integrato le osservazioni della funzione pubblica, vedi il testo in allegato. Come richiesto da FGU-DR-ANPRI, finalmente l’Ente ha spostato l’Indennità per Oneri Specifici (IOS) sul fondo ordinario (FOE) incrementando così il fondo di circa 200k€ portandolo a 1,96M€ e con il conseguente incremento dell’IOS del 15% per tutti[1]:   Livelli Incremento mensile Incremento annuo Nuovo Importo annuo I €     15,17 €     182 €     1395 II €     15,92 €     191 €     1468 III €     17,33 €     208 €     1597   Gli arretrati relativi all’aumento dell’IOS sono già stati distribuiti con lo stipendio di Ottobre. Inoltre è stato introdotto l’indennità di lavoro fuori sede anche per il laboratorio EGO.                 Benefici assistenziali – anno 2024 Tutte le commissioni per i benefici assistenziali hanno completato i lavori nella settimana 30/9-4/10. L’INFN ha proposto di distribuire i 50 k€ rimasti disponibili tra le varie commissioni secondo le percentuali del disciplinare. A fine anno si conoscerà l’ulteriore residuo dell’assicurazione sanitaria nel 2024 che verrà anche esso ripartito come benefici assistenziale nel 2024. L’INFN ha convocato gli ultimi due incontri del tavolo tecnico per finalizzare l’aggiornamento del disciplinare in vista dell’approvazione nel CD di Novembre e dell’applicazione nel 2025, inserendo miglioramenti proposti dalle varie commissioni e dalle OOSS.     Altre notizie   Salari accessori anno 2022 e Comma 310c È iniziata la discussione relativa al salario accessorio 2022 sia per il personale ricercatore tecnologo che tecnico amministrativo. È proseguita la discussione relativa ai criteri di ripartizione dei fondi per la valorizzazione del personale tecnico amministrativo previsto nella legge di bilancio 2022 (Comma 310c). La disponibilità per l’INFN è di 3.74M€.   Selezioni Art. 15 e Art 53 e 54 Le graduatorie per entrambi le selezioni art 15 (120 posti di 1° ricercatore/100 posti di 1° Tecnologo) sono state approvate nel CD di Ottobre. Le Selezioni art 53 e 54 per il personale tecnico amministrativo: entrambi le commissioni stanno lavorando e le graduatorie dovrebbero  essere approvate nel CD di fine Novembre.   Graduatorie telelavoro: Approvate 54 delle 60 richieste accettate ed inserite in graduatoria, corrispondente al 2.2% del personale. Ancora una volta le OOSS chiedono di allargare questa percentuale per soddisfare tutte le richieste.   Congedo parentale in modalità orario: su richiesta delle OOSS è stato inserito questa possibilità nel cartellino.       La delegazione FGU-DR-ANPRI INFN       [1] Comunicato del 27-03-2024 _______________________________________________________________ FGU (Federazione Gilda UNAMS) – Dipartimento Ricerca Via Tortona 16 – 00183 Roma,    tel. 06.7012666 Email:  ino@fgu-ricerca.it     sito: www.anpri.fgu-ricerca.it     http://   http://

  • Comunicati CNR CNR Efficienza e trasparenza nei concorsi per i passaggi di livello di R&T: un’urgenza per il benessere del personale CNR 

    Roma, 24 ottobre 2024 Prot:54/2024 Dott. Pierluigi Raimondi Dirigente Centrale Risorse Umane CNR e p.c.   Dott. Giuseppe Colpani Direttore Generale CNR Dott.ssa Federica Mele Dirigente Ufficio Reclutamento Personale CNR Ricercatori e Tecnologi del CNR Oggetto: Efficienza e trasparenza nei concorsi per i passaggi di livello di R&T: un’urgenza per il benessere del personale CNR  Gentilissimo Dr. Raimondi, la FGU-DR-ANPRI esprime profonda preoccupazione per i logoranti ritardi nello svolgimento dei concorsi ex art. 15. I concorsi ex art. 15 banditi nel 2023 avevano infuso nel personale la speranza di poter finalmente sanare, in tempi rapidi, l’enorme squilibrio della piramide del personale ricercatore e tecnologo del CNR. Nonostante i buoni propositi dell’Amministrazione di condurre il concorso in tempi relativamente brevi, gli enormi ritardi che si sono verificati hanno nuovamente gettato il personale in uno stato di frustrazione, stress e avvilimento. Risulta in particolare inaccettabile che molti dipendenti siano andati o andranno in pensione durante lo svolgimento dei concorsi, senza poter vedere riconosciuta la carriera che meritano. Perdipiù, le lungaggini delle procedure concorsuali impediscono la periodicità biennale dei bandi ex art. 15 prevista dal CCNL e l’espletamento di altri concorsi, come l’ex art. 8, finalizzato alla riduzione dei tempi di permanenza nella fascia stipendiale per il personale ricercatore e tecnologo, creando ulteriori danni alla loro carriera. Di seguito, esponiamo i punti critici e alcune proposte di miglioramento: Tempi lunghissimi per la pubblicazione delle graduatorie: Pur comprendendo che i ritardi nei lavori delle commissioni non siano totalmente imputabili all’Amministrazione, nulla può giustificare i tempi in molti casi lunghissimi che si stanno verificando per la pubblicazione delle graduatorie, nonostante la conclusione delle sessioni orali. Ripetuti errori nella pubblicazione delle graduatorie: Non appaiono accettabili le continue rettifiche delle graduatorie a causa di errori di trascrizione e di calcolo dei punteggi da assegnare ai candidati. I continui errori e le successive rettifiche causano disagio e incertezza tra il personale e sono sintomatici di inefficienza e disorganizzazione. E’ inaccettabile che un candidato, inizialmente incluso tra i vincitori, venga poi escluso dall’elenco dei vincitori a seguito di modifica della graduatoria per meri errori materiali commessi inizialmente dalla commissione, cosa che è drammaticamente già accaduta. Mancanza di trasparenza: È altresì ingiustificabile la mancanza di trasparenza da parte dell’Amministrazione riguardo alle proroghe concesse alle commissioni per il completamento dei lavori concorsuali, proroghe che non sono mai state rese pubbliche ma che le commissioni non possono non aver ricevuto. Riteniamo che una comunicazione chiara e tempestiva sia fondamentale per mantenere la fiducia e la motivazione del personale coinvolto. Eccessiva discrezionalità delle commissioni: E’ assurdo che anche nella sola definizione dei criteri di valutazione alcune commissioni abbiano ecceduto nella discrezionalità loro concessa dal bando, avendo per esempio, in un caso, deciso di assegnare all’ultimo autore un punteggio inferiore a quello assegnato al semplice coautore (andando contro ogni consolidata pratica che individua nell’ultimo autore un ruolo di autore principale) e, in un altro caso, di assegnare un punteggio massimo di 3 punti a ciascuna tipologia di prodotti e titoli scelti, senza però indicare criteri oggettivi di attribuzione del punteggio allo specifico prodotto o titolo, impedendo di fatto ai candidati di selezionare i propri prodotti e titoli scelti in maniera razionale. Proposte per migliorare le procedure concorsuali: Auspichiamo che l’ufficio preposto alla gestione dei concorsi venga dotato di risorse di personale sufficienti, eventualmente con l’appoggio temporaneo di altri uffici, per affrontare in tempi adeguati le varie fasi concorsuali. Richiediamo che tutte le informazioni riguardanti le tempistiche delle commissioni vengano pubblicate tempestivamente sul sito istituzionale. Prima della pubblicazione delle graduatorie, suggeriamo che vengano effettuati controlli accurati per evitare ulteriori errori che possano causare situazioni di stress tra i dipendenti. Per i futuri bandi, si auspica che vengano inserite misure per una gestione più efficace delle commissioni concorsuali. Per garantire una giusta possibilità di carriera al personale, è fondamentale che vengano rispettate le tempistiche previste dal bando per la fine dei lavori. Chiediamo perciò che sia prevista una sola proroga per le commissioni, dopo la quale si proceda con la ricusazione e la sostituzione. Chiediamo altresì con fermezza che sia previsto che il requisito di permanenza nel medesimo profilo e livello per l’ammissione alla selezione debba essere mantenuto dai candidati fino alla scadenza inizialmente prevista dal bando, e non fino al provvedimento di nomina dei vincitori. Questo eviterebbe anche le discriminazioni attualmente causate dai tempi di conclusione variabili delle procedure concorsuali tra le diverse commissioni.   Concludendo, chiediamo con urgenza che vengano adottate misure immediate per risolvere le criticità elencate e garantire un processo concorsuale trasparente, efficiente e rispettoso dei diritti dei candidati. Rimaniamo a disposizione per ulteriori confronti e ci auguriamo che queste segnalazioni possano contribuire a migliorare l’efficienza e la trasparenza dei futuri concorsi.   Laura Fantozzi Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR http://

AREA STAMPA

  • area stampa RASSEGNA STAMPA ORIZZONTE SCUOLA: Manovra, ricercatori FGU: “Anche noi colpiti da taglio pensioni retributive. Governo intervenga”

    FONTE: ORIZZONTE SCUOLA https://www.orizzontescuola.it/manovra-ricercatori-fgu-anche-noi-colpiti-da-taglio-pensioni-retributive-governo-intervenga/  

  • area stampa RASSEGNA STAMPA La manovra e la norma sulle pensioni che colpisce anche i ricercatori. A Radio InBlu l’intervista di Chiara Placenti a Eleuterio Spiriti, coordinatore nazionale di FGU Dipartimento Ricerca Sezione Anpri:
  • area stampa RASSEGNA STAMPA ANSA: Ricercatori, ‘colpiti dal taglio delle pensioni, si intervenga’

    FONTE: ANSA.IT sezione fisco e lavoro https://www.ansa.it/sito/notizie/fisco_lavoro/2023/11/20/ricercatori-colpiti-dal-taglio-delle-pensioni-si-intervenga_64d8fa33-8cb0-41eb-824b-df3b6329f884.html

  • area stampa Comunicati stampa MANOVRA, RICERCATORI FGU: ANCHE NOI COLPITI DA TAGLIO PENSIONI RETRIBUTIVE, GOVERNO INTERVENGA

    ROMA, 20 novembre – “La ricerca pubblica è Cenerentola anche per l’Inps. Tutti sembrano averli dimenticati e non ci si è accorti che circa due terzi dei 26mila dipendenti degli Enti pubblici di ricerca (Epr) subiranno una forte decurtazione della pensione a causa dell’articolo 33 della manovra, che rivede il rendimento dei versamenti ante 1996 per alcune categorie di lavoratori pubblici”. Lo dice in una nota Eleuterio Spiriti, coordinatore nazionale di Fgu Dipartimento Ricerca Sezione Anpri. “Il personale degli Epr è iscritto in gran parte alla cassa Cpdel gestita dall’Istituto nazionale di previdenza. Per molti di loro – aggiunge Spiriti – al danno si aggiungerà la beffa di aver dovuto sborsare cifre consistenti per riscattare gli anni di laurea, circostanza ovviamente molto diffusa nell’ambiente della ricerca pubblica, e vedere adesso in larga parte vanificato questo sforzo. Il nuovo metodo di calcolo può produrre infatti una perdita di svariate migliaia di euro annui, fino a 11 mila, sulla pensione in funzione degli anni di contribuzione e dello stipendio dell’epoca. A ciò si aggiunge, comunque, l’inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione pure per coloro che sono stati assunti dopo il primo gennaio 1996”. “Eppure tutti sembrano essersene dimenticati, a dimostrazione che la ricerca pubblica è considerata fondamentale solo a parole. Così si fa cassa sugli studiosi che oggi scontano una retribuzione media anche del 50% inferiore rispetto agli omologhi degli Stati più avanzati, a danno della già scarsa attrattività di una professione fondamentale per il progresso del Paese, a cominciare dal ruolo degli Epr nei progetti del Pnrr. Ecco perché – conclude il coordinatore Fgu – chiediamo al Governo di mettere in atto una salvaguardia per i ricercatori italiani che non meritano questo trattamento e vanno valorizzati per il contributo decisivo che danno alla crescita economica, civile e culturale dell’Italia”. Elenco degli Enti pubblici di ricerca: https://www.anpri.fgu-ricerca.it/enti/  

VIDEO

FGU – Dipartimento Ricerca – Sezione ANPRI

FGU - Dipartimento Ricerca - Sezione ANPRI
Via Tortona 16 - 00183 Roma
Tel 06.7012666
Email: info@fgu-ricerca.it
Pec: info@pec.fgu-ricerca.it
C.F.: 97931050583

FGU – DIPARTIMENTO RICERCA – SEZIONE ANPRI FA PARTE DI


Via Aniene 14 - 00198 ROMA
Tel 06.8845005
Fax 06.84082071

FGU – ADERISCE ALLA CONFEDERAZIONE CGS


Via Belisario, 6 - 00187 ROMA
Tel 06.44202738
Email: segreteria@confederazionecgs.it

© All Right Reserved 2017

Proudly powered by WordPress | Theme: SuperNews by Acme Themes