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Revocato l’incarico di Presidente dell’ASI a Battiston per presunte irregolarità nella procedura di nomina

Con una decisione che ha destato molta sorpresa, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Marco Bussetti, ha disposto la revoca immediata dell’incarico di presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) al fisico trentino Roberto Battiston, che nel messaggio di commiato ha così commentato: “È il primo spoil system di un Ente di Ricerca”.

Roberto Battiston era al suo secondo mandato come presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, dopo la prima nomina avvenuta nel 2014. Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento, specializzato nel campo della fisica fondamentale e delle particelle elementari, è uno dei maggiori esperti di raggi cosmici. Insieme al premio Nobel Samuel Chao Chung Ting è considerato il “papà” dello spettrometro magnetico (AMS-2), dal 2011 in orbita agganciato alla Stazione spaziale internazionale. È stato anche presidente della seconda commissione dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) per la Fisica Astroparticellare ed è membro del Tifpa, il nuovo Centro Nazionale dell’Infn a Trento.

Da fonti ministeriali si apprende che la revoca di Roberto Battiston dalla presidenza dell’ASI sarebbe conseguenza del fatto che il rinnovo del mandato a Battiston era stato firmato dal precedente governo il 7 maggio, in regime di ordinaria amministrazione.  La nomina, inoltre, non sarebbe mai stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato Interministeriale per le politiche relative all’aerospazio istituito con la legge n.7 del 2018.    Il viceministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, sembra non condividere la decisione del ministro Bussetti: “Ho appreso anche io questa notizia dai social network stamattina”, ha affermato il viceministro del M5S in un tweet. “Non sarebbe male se decisioni che attengono allo sviluppo e alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il vice ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni”.

Al di la delle “incomprensioni” interne alla maggioranza, sembra che il governo voglia comunque procedere alla nomina del nuovo presidente e del Cda (scaduto a luglio e non ancora rinnovato) entro qualche settimana, evitando di percorrere la strada del commissariamento.  La procedura dovrà quindi svolgersi con molta celerità, atteso che i nuovi organi dovranno ottenere il placet del Comitato interministeriale.

Ci auguriamo tutti che la scelta sia effettuata in tempi rapidi attraverso una procedura trasparente, volta a selezionare candidati in possesso di requisiti etici e professionali di alto livello, che possano valorizzare ancora di più l’Agenzia e il servizio reso dai propri tecnologi e ricercatori la cui professionalità è riconosciuta e apprezzata anche in ambito internazionale.

 

FGU-Dipartimento Ricerca

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