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Comunicato 25/2/2020: Grazie al ricorso dell’ANPRI il 9 Marzo 2020 si vota e nel C.d.A. dell’ENEA i Ricercatori e i Tecnologi saranno finalmente rappresentati

Svolta storica all’ENEA grazie al ricorso ANPRI e a tutti i ricorrenti. La presenza di un Ricercatore o Tecnologo nel C.d.A. dell’ENEA diventa finalmente una realtà. Dopo la lunga epopea dei Ricorsi ANPRI, che ha visto l’ENEA ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR a nostro favore (vedere elenco comunicati alla fine*), finalmente l’ente aveva dovuto modificare lo statuto per prevedere un rappresentante eletto dai ricercatori e tecnologi nel C.d.A.. Ricordiamo che ANPRI aveva ricorso sia contro l’ENEA, sia contro il MISE per la mancata applicazione dell’articolo 2 del decreto legislativo 218, decreto per il quale l’ANPRI si è molto battuta in sede politica per la sua enunciazione e per la sua applicazione in sede locale.

Ora dobbiamo vigilare affinché la nostra vittoria non venga vanificata in sede operativa.

I vertici dell’ENEA hanno definito una procedura che penalizza fortemente chi voglia candidarsi, sia per i tempi brevi, sia per la mancata previsione di strumenti disponibili per presentarsi ai colleghi.

La procedura, definita unilateralmente dall’ENEA, risente evidentemente della solita assenza di considerazione e sostanziale rispetto per il personale Ricercatore e Tecnologo. D’altro canto, è ben noto che la posizione dei vertici dell’ENEA, manifestata nella stesura della prima versione dello Statuto, era stata quella di non riconoscere il diritto al componente elettivo nel C.d.A..

Solo il ricorso finale al TAR vinto dall’ANPRI ha costretto l’ENEA a modificare per la seconda vota lo Statuto, applicando di conseguenza la norma, malgrado abbia opposto finale resistenza passiva, rinviando a lungo e senza giustificazione la necessaria modifica dello statuto, anche però definendo un regolamento elettorale che suscita dubbi di legittimità ed aprendo ad elezioni che potranno essere viziate da vecchie logiche di appartenenza e dalla possibile ingerenza della struttura dell’ENEA.

La presenza del componente elettivo nel C.d.A. è l’occasione per porre limite alla autoreferenzialità dei vertici dell’ENEA e aprire finalmente alle istanze del personale Ricercatore e Tecnologo ed alla necessità di forme concrete di autogoverno della comunità scientifica. La presenza del componente elettivo, se fosse stata già in essere in passato, sarebbe stata sicuramente una garanzia per evitare alcune decisioni prese dai vari C.d.A., avvenute sia nel passato, sia nel presente, che hanno non poco scosso la comunità scientifica dell’ENEA.

È importante che tutti i Ricercatori e Tecnologi dell’ENEA riflettano con attenzione sulla importanza del proprio voto e lo indirizzino rifiutando non solo ogni tipo di condizionamento, ma anche ogni suggerimento basato su supposte logiche di appartenenza.

Sebbene fortemente ostacolato dalla procedura voluta dai vertici dell’ENEA, va premiato il candidato che riuscirà ad avere un contatto diretto con i Ricercatori e Tecnologi e ne promuoverà l’effettiva partecipazione ai processi decisionali.

La situazione dell’ENEA, ad oggi ben lontana da schemi di gestione propri degli EPR, richiede che il componente eletto nel C.d.A. dal personale Ricercatore e Tecnologo:

  1. sia legittimato da un consenso trasversale ad ogni tipo di schieramento e non possa in alcun modo risultare espressione della struttura di vertice dell’ENEA
  2. possieda un curriculum scientifico di ottimo livello e buone capacità manageriali
  3. si impegni a favore di regole di autogoverno della comunità scientifica dell’ENEA avviando processi decisionali botton up 
  4. non presenti elementi di contiguità con le tante azioni che le strutture di vertice succedutesi negli anni hanno messo in campo per ostacolare l’introduzione in ENEA delle regole proprie degli EPR
  5. si impegni per una riorganizzazione del personale che assicuri l’effettiva autonomia dei Ricercatori e dei Tecnologi sconfessando l’attuale organizzazione verticistica di tipo ministeriale

Nonostante la pessima procedura, le elezioni potranno rimettere al centro la Ricerca in ENEA.

Riprendiamoci il nostro ruolo e andiamo tutti a votare

(*) Per quanti interessati a verificare la lunga storia del ricorso, di seguito alcuni riferimenti:

COMUNICATO FGU ENEA DEL 15 MARZO 2019
COMUNICATO FGU ENEA DEL 10 OTTOBRE 2019

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