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CNR Comunicato del 17 marzo 2022:CCNI su salario accessorio, Grenoble, lavoro agile e attività fuori sede

 

 

 

Mercoledì 16 marzo si è svolto un incontro sindacale con il CNR per discutere delle Ipotesi di accordo sul CCNI 2018-2021 sul salario accessorio. Previste anche informative sul lavoro agile nel CNR e sulla cosiddetta “questione Grenoble”, nonché l’apertura della contrattazione sull’Ipotesi di CCNI 2022-2024.

In apertura della riunione il DG ha dato informazioni alle OO.SS. sulla cosiddetta “questione Grenoble” (oggetto della Delibera n. 148/2021 del CdA). In particolare, il DG ha comunicato che il CNR si vedeva costretto a ridurre drasticamente il personale con sede presso il Sincrotrone di Grenoble, portando da 9 a 3 le udp ivi impegnate. Ha assicurato che le tempistiche per il rientro in Italia avrebbero consentito un rientro non traumatico e che era aperta la possibilità per il personale destinato a rientrare in Italia di trovare sistemazione presso altra Istituzione operante presso lo stesso Sincrotrone.

Per quanto riguarda i due distinti CCNI 2018-2020 sul salario accessorio, uno per i R&T e l’altro per il personale tecnico amministrativo, nonché dei relativi accordi stralcio per il 2021, la FGU-DR-ANPRI si è dichiarata disposta a sottoscriverli.

Infatti, nonostante alcune richieste presentate dalla FGU-DR-ANPRI nelle precedenti riunioni non fossero state accolte (in particolare, l’aumento strutturato della Indennità Oneri Specifici (IOS) per i R&T, l’erogazione di una indennità di responsabilità anche ai referenti per la sicurezza e l’aumento dell’indennità per rischi e disagi vari connessi ad attività su natanti o in luoghi di difficile accesso), la FGU-DR-ANPRI ha preso atto positivamente dell’impegno preso dall’Amministrazione di introdurre modifiche nei prossimi CCNI 2022-2024 ed ha quindi dato la sua disponibilità a sottoscrivere le Ipotesi di contratto integrativo, anche al fine di non procrastinare nel tempo l’erogazione al personale tutto delle indennità ivi previste, nonché, in particolare per i R&T, le risorse residue da distribuire sotto forma di incremento una tantum della IOS ammontanti nei quattro anni a circa 7.6 M€ (per un importo medio pro-capite di circa 1.200 € lordi).

Le altre OO.SS. presenti, CGIL, CISL e UIL, hanno invece dichiarato di non voler sottoscrivere le Ipotesi di contratto integrativo ed è quindi saltata l’ipotesi di sottoscrizione dei contratti 2018-2021 e l’avvio della contrattazione sui prossimi CCNI 2022-2024.

Per quanto riguarda il lavoro agile (non emergenziale), il cui Regolamento è stato approvato dal CdA con la Delibera n. 203/2021, il CNR ha comunicato che, a meno di novità legislative, il 1° luglio entrerà in vigore il lavoro agile e che dal 1° giugno sarà disponibile una apposita piattaforma attraverso la quale il personale potrà presentare la propria richiesta di lavoro agile.

La FGU-DR-ANPRI, dopo aver riconosciuto che il Regolamento sul lavoro agile, anche grazie alla attenzione e disponibilità dimostrate dall’Amministrazione è rispettoso dei diritti e delle prerogative contrattuali dei R&T, ha sottolineato, ancora una volta (si veda in ultimo il Comunicato del 22 novembre 2021), che il lavoro agile non può sostituire in alcun modo la norma contrattuale riguardante l’attività fuori sede in quanto quest’ultima serve a soddisfare esigenze lavorative dei R&T non programmabili e non pianificabili, spesso occasionali e saltuarie, che non possono essere soddisfatte con il lavoro agile.

La FGU-DR-ANPRI ha quindi chiesto nuovamente al CNR di modificare la Circolare n. 32/2017 che ostacola illegittimamente i R&T nell’esercizio del diritto di svolgere attività fuori sede anche presso la propria abitazione, diritto al quale il vigente contratto non pone alcuna limitazione, cosa che peraltro lo stesso CNR ammette sia nella suddetta Circolare, laddove non esprime certezze ma si limita ad osservare che l’attività presso la propria abitazione “sarebbe in contrasto con i suddetti principi contrattuali”, sia nel Piano della Performance 2021-2023 (approvato dal CdA con la Delibera n. 5/2021) laddove scrive che “[…] il contratto collettivo del comparto stabilisce de-facto condizioni di lavoro per ricercatori e tecnologi già equivalenti allo smart working”.

La FGU-DR-ANPRI ha anche ricordato nuovamente che l’INFN riconosce ai suoi R&T il diritto di svolgere attività fuori sede presso la propria abitazione, al punto da aver regolamentato il lavoro agile, anche prima della emergenza Covid, per il solo personale tecnico ed amministrativo, ed ha sottolineato che la questione è di notevole rilevanza per i R&T del CNR, come attestato dall’enorme numero di R&T, quasi 2.000, che hanno sottoscritto una lettera inviata il giorno prima ai massimi vertici del CNR.

Il CNR ha sinteticamente risposto che è in attesa di un parere da parte della Funzione Pubblica. Risposta che, ovviamente, risulta del tutto insoddisfacente.

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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