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Ricerca, Messa: Non solo un problema di stipendi, puntare su valorizzazione e carriera

ROMA, 6 giugno – Incoraggiare il rientro dei cervelli italiani e stimolare le imprese a reclutare nuovi talenti. Ma anche favorire le iscrizioni alle facoltà STEM, lavorando molto sull’orientamento scolastico sin dall’asilo. Un intervento ad ampio spettro quello della ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, al Festival dell’Economia di Trento. Senza dimenticare il potenziamento dell’industria 4.0 che passa necessariamente attraverso una rivoluzione culturale della politica economica del Paese e che può trovare gli stimoli nei fondi messi a disposizione del Pnrr.
I fondi disponibili grazie al Pnrr sono 15 miliardi, 12 dei quali destinati a iniziative per la ricerca di base e 3 per agevolare l’accesso allo studio. “Dobbiamo lavorare per favorire il rientro dei ricercatori italiani. Ci si era fermati sugli stipendi (molto, ma molto minori rispetto a quelli di altri Paesi), ma ora possiamo lavorare su altri fronti – ha affermato alla ministra – per dire loro che si può continuare non solo a fare ricerca, visto che ora i fondi ci sono, e che potranno fare carriera perché il loro apporto sarà valorizzato da Università o Regioni considerato che le competenze dovranno essere sempre più valorizzate”.
La titolare del Miur ha inoltre evidenziato che oltre un miliardo e mezzo è destinato alla creazione di 5 Centri nazionali destinati ad altrettante tematiche: per mobilità sostenibile, per agritech nella sua parte tecnologica, per le tecnologie MnRna e genetiche, per la biodiversità e infine come Centro di calcolo ad alte prestazioni. “Questi centri – ha specificato – hanno lo scopo di costruire un sistema per mettere insieme ricerca e imprese per generare ricchezza e benessere, ma anche per creare nuove figure che prenderanno in mano queste progettualità”.

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