COMUNICATO ENEA 12 Luglio 2022: L’AUTARCHICA “MANUTENZIONE ORGANIZZATIVA” DI DUEE-SAIP IN ENEA

Il 24 giugno è stata illustrata a tutto il personale della divisione DUEE-SIST la nuova riorganizzazione che la farebbe diventare SAIP. Tale riorganizzazione sarebbe conseguenza delle gravi criticità che il nuovo Capo Divisione ha esposto al personale.

Nelle slide inviate a valle della riunione di cui sopra, si ritiene che: il personale abbia agito negli anni passati in maniera personalistica, che non abbia mai fatto squadra, che abbia svolto attività “carbonare”, che abbia trascurato le attività “non di ricerca” e che non conosca né rispetti le procedure amministrative e delle attività.

Al di là del contenuto altamente offensivo delle slide sopracitate nei fatti e come riportato nei report annuali della Divisione, tutti gli obiettivi affidati a SIST sono stati sempre raggiunti in un clima di collaborazione e di partecipazione attiva dei colleghi e, soprattutto, di rispetto reciproco. Sorprende, in particolare, la tempistica di tale riorganizzazione suscitando preoccupazione in quanto non tiene presente che:

1. l’approvazione del nuovo statuto ENEA da parte del C.d.A. dell’ENEA, previsto dal D.L. 30 aprile 2022, n. 36 come modificato dalla Legge 29 giugno 2022, n. 79, ha finalmente posto fine alla “irrituale” commistione dei poteri, presente nell’Ente, riattribuendo il potere di indirizzo politico al Presidente e al nuovo C.d.A. e quello esecutivo al Direttore Generale che sarà presto nominato.
2. a breve il C.d.A. emanerà un nuovo Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (ROF) che speriamo restituisca ai Dipartimenti la loro naturale funzione di ricerca e di trasferimento tecnologico e alle Direzioni la gestione amministrativa, ponendo così fine all’autarchia organizzativa dei Dipartimenti, che ha prodotto la perdita di unitarietà dell’ENEA e l’ha trasformata, di fatto, in una Holding.

Nello specifico consideriamo tale “manutenzione organizzativa”, che rialloca il personale non più sulle esigenze espresse dal territorio ma su attività predeterminate dal capo Dipartimento, come una modifica degli obiettivi posti dal D.lgs. 30 maggio 2008, n. 115 e s.m.i.  che assegnava all’ENEA il ruolo di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica. Per tale motivo ci chiediamo: tale manutenzione, che di fatto ci appare più come una riorganizzazione, sarà sottoposta al C.d.A. dell’ENEA così come prevede lo Statuto dell’Ente? Ricordiamo infatti che solo il C.d.A. può esprimere l’indirizzo politico su come raggiungere gli obiettivi istituzionali affidati dal Governo all’ENEA.

Inoltre, reputiamo assurda e contraria alla normativa contrattuale la pretesa del Capo Divisione di attribuirsi il potere di chiedere ai colleghi Ricercatori e Tecnologi “di leggere dei report e assistere a convegni e predisporre le relative note entro termini concordati”, note che finiranno su una directory visibile solo al personale strutturato. Infatti a norma del comma 5, art. 80 del CCNL del 2018, in esplicita applicazione del comma 2, art. 15 del d.lgs. N. 165/2001, i Ricercatori e Tecnologi non hanno nessuna subordinazione gerarchica alla dirigenza amministrativa dell’Ente “per quanto attiene alla gestione della ricerca e delle attività tecnico-scientifiche”. Nella stessa direzione vanno la Carta Europea dei Ricercatori e le indicazioni contenute nell’European Framework for Research Careers che, a norma dell’art. 2 della legge 218/2016, sono entrati nella legislazione italiana.

Auspichiamo che il Presidente e il C.d.A. blocchino qualsiasi tentativo di porre in essere le riorganizzazioni delle divisioni dei Dipartimenti (anche se denominate “manutenzioni organizzative”) nelle more del nuovo ROF (Regolamento Organizzazione e Funzionamento), in quanto produrrebbero soltanto ulteriore disorientamento del personale.

Invitiamo i colleghi a segnalare tutti i comportamenti reputati prevaricativi, assicurando che FGU-Ricerca-ANPRI sarà sempre al loro fianco (sia per le azioni individuali sia per quelle collettive) e che darà corso a tutti gli atti sindacali e legali necessari per fermare qualsiasi deriva autoritaria ostativa della libertà di ricerca, diritto costituzionalmente e contrattualmente garantito.

La Delegazione FGU-ANPRI ENEA