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Ricercatori: anzianità dall’avvio del rapporto di lavoro, non dalla stabilizzazione

ROMA, 15 gennaio – I ricercatori hanno diritto al riconoscimento dell’anzianità di servizio non da quando parte il rapporto a tempo indeterminato, quindi dalla stabilizzazione, ma da quando prende avvio il periodo di precariato. Lo ha riconosciuto la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza del 5 gennaio scorso, numero 937.
La decisione trae origine da un lungo iter giudiziario che ha riguardato un ricercatore e che ha visto coinvolti prima il Tribunale di Nocera Inferiore e poi la Corte di Appello di Salerno.
Basandosi sul contratto collettivo nazionale del personale Istruzione e ricerca 2016-2018, lo studioso ha proposto il ricorso. L’accordo infatti riconosce pari trattamento giuridico ed economico al lavoratore a tempo determinato rispetto al collega stabilizzato. Quindi il ricercatore ha chiesto che l’anzianità di servizio fosse riconosciuta fin dall’avvio del rapporto di lavoro e non solo dal momento del passaggio a tempo indeterminato, vista la sostanziale invarianza dei compiti e delle mansioni.
A valle del lungo iter giudiziario, lo studioso si è visto correttamente attribuire il livello stipendiale spettante e le differenze retributive conseguenti alla ricostruzione della carriera, prima e dopo l’immissione definitiva in ruolo.

L’ordinanza della Cassazione:
https://www.filodiritto.com/sites/default/files/2024-01/ordinanza.pdf
 

 

 

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