IX Congresso Nazionale ANPRI: il resoconto
Si è svolto il 20 e 21 aprile il IX Congresso Nazionale dell’ANPRI. Emerge un’inquietante verità: la politica e i mass media non conoscono la ricerca italiana!
Il 20 e 21 aprile si è svolto a Roma il IX Congresso Nazionale dell’ANPRI. Tema trainante del Congresso “Rilanciare la ricerca pubblica per rilanciare il Paese”.
In questa ottica, lunedì 20, presso il Centro Congressi Frentani, si è svolta un’interessantissima Tavola rotonda, coordinata da Giovanni Caprara, Presidente dell’Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS) e Responsabile Scienze del Corriere della Sera, sul tema “Il futuro del sistema ricerca dopo la Risoluzione della VII Commissione del Senato”. La tavola rotonda è stata preceduta dai saluti ed auguri di buon lavoro inviati dalla deputata europea Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione ITRE Industria, Ricerca e Energia del Parlamento Europeo, che ha anche sottolineato, nella sua relazione inviata al congresso, l’importanza della mobilità e della libera circolazione dei ricercatori all’interno di uno Spazio Europeo della ricerca che l’Europa sta costruendo.
![Sen. Di Giorgi](https://i0.wp.com/anpri.fgu-ricerca.it/wp-content/uploads/2015/05/02_la-Sen.-Di-Giorgi_s.jpg?resize=360%2C540)
Alla tavola rotonda hanno partecipato il sen. Fabrizio Bocchino (relatore dell’Affare Enti pubblici di ricerca presso la VII Commissione permanente del Senato e Ricercatore astrofisico dell’INAF), la senatrice Rosa Maria Di Giorgi (componente della VII Commissione permanente del Senato e Ricercatrice del CNR), il prof. Luigi Nicolais (presidente del CNR) e il prof. Fernando Ferroni (presidente dell’INFN).
Ciò che complessivamente è emerso dalla tavola rotonda (i cui contenuti saranno oggetto di un’approfondita analisi nel prossimo numero di Analysis) è una desolante immagine di ignoranza del mondo politico italiano, di un mondo che non conosce la ricerca scientifica, non ne apprezza l’importanza e non capisce che essa è l’elemento trainante dell’economia di un Paese avanzato. Chi all’interno del mondo politico (deputati e senatori) o all’esterno (presidenti degli Enti di ricerca) lavora per un sistema ricerca efficiente, in grado di competere con gli altri Paesi avanzati, si trova quotidianamente a remare contro corrente, a lottare contro un sistema dominato dalla burocrazia e dai burocrati che si annidano nei vari ministeri.
Numerosi sono stati gli esempi forniti in tal senso dai partecipanti alla tavola rotonda: estenuanti iter per procedere con l’assunzione del personale, incomprensibili veti imposti dal MEF ad ogni tentativo di rilancio della ricerca pubblica.
Ma l’ignoranza non si annida solo nella politica: anche i mass media italiani non riconoscono il valore e il ruolo della ricerca scientifica.
Come testimoniato da Giovanni Caprara, nessun quotidiano nazionale ha più una redazione scientifica: ci si affida al giornalista di turno per affrontare argomenti scottanti quali la salute, l’inquinamento, i disastri naturali, con l’inevitabile rischio di diffondere informazione approssimativa e incompleta anziché conoscenza.
![Liana Verzicco](https://i0.wp.com/anpri.fgu-ricerca.it/wp-content/uploads/2015/05/06_il-Segretario-Generale-ANPRI_s.jpg?resize=576%2C384)
Il Congresso si è poi concluso il giorno successivo con l’elezione dei nuovi Organi dell’Associazione: alla Presidenza dell’Associazione, all’unanimità, è stato confermato. Bruno Betrò e, sempre all’unanimità, Liana Verzicco è stata rieletta Segretario Generale. Il nuovo Consiglio Nazionale ha inoltre eletto alla carica di Segretari nazionali: Guido Bonati, Giovanni Gullà, Gianpaolo Pulcini, Emanuela Reale, Antonio Rizzo, Donatella Sacco, Luigi Spinoglio, Eleuterio Spiriti, Laura Teodori.