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Comunicato del 27 maggio 2015. L’ANPRI scopre errori nei conti del CNR ma i tagli agli organici dei livelli apicali si “devono” fare

Nel corso dell’incontro di ieri, 26 maggio, l’ANPRI ha scoperto e immediatamente segnalato grossolani errori nei conti fatti dal CNR sugli attuali organici dei livelli apicali dei Ricercatori.

Infatti, a differenza di quanto strenuamente affermato dai vertici del CNR, nel numero dei Dirigenti di Ricerca e dei Primi Ricercatori in servizio nel 2015 non erano stati inseriti i prossimi vincitori dei concorsi ex art. 15 decorrenza 2010 (concorsi che, in seguito alla sentenza di ieri del Consiglio di Stato, andranno portati a termine), cosicché le già esigue vacanze organiche che il CNR intendeva lasciare (100 posti per Dirigente di Ricerca e 119 posti per primo Ricercatore) si sarebbero quasi saturati non appena conclusosi i concorsi ex art. 15!

Vacanze organiche così esigue che, a conclusione dei pochi concorsi pubblici che il CNR intende svolgere nel triennio 2015-2017 (20 posti per Dirigente di Ricerca e 44 posti per Primo Ricercatore, con la riserva per gli interni del 50%), l’Ente non avrebbe avuto posti vacanti in Pianta Organica per effettuare quelle decine di scorrimenti di idonei che le risorse stanziate consentirebbero di effettuare se (come molto probabile) la maggior parte dei vincitori di detti concorsi saranno interni!

Errori grossolani fatti, speriamo in buona fede, dal CNR, ma che avrebbero avuto effetti gravissimi, pregiudicando, come detto, non solo la futura carriera dei Ricercatori dell’Ente ma anche prossimi ripescaggi di idonei.

L’ANPRI ha quindi chiesto all’Ente, innanzitutto, di rifare i conti per bene, per avere certezza del personale che, a conclusione dei concorsi ex art. 15, ricoprirà i livelli apicali del profilo Ricercatore.

Ha inoltre ribadito al propria contrarietà ai prospettati tagli alle piante organiche dei livelli apicali dei Ricercatori, tagli che pregiudicano gravemente anche il futuro dell’Ente, diminuendo la capacità del CNR di attrarre giovani brillanti Ricercatori e facendo crescere il numero di Ricercatori del CNR che fuggiranno in altri Enti di ricerca italiani o stranieri per trovare un giusto riconoscimento delle proprie competenze. Né trova valida motivazione di tali tagli il voler aumentare l’organico del III livello di Ricercatore perché le attuali vacanze, sommate a quelle che si creeranno a compimento del concorso ex art. 15, sono molto più consistenti del numero di nuovi Ricercatori che l’Ente si accinge ad assumere.

Il CNR si è ovviamente impegnato a rifare i conti e a tener conto delle osservazioni dell’ANPRI, anche in merito ad un equilibramento degli organici dei Ricercatori e dei Tecnologi, ma… l’accordo sindacale siglato con CIGL, CISL e UIL sulle 417 progressioni di livello dei tecnici ed amministrativi, per la cui attuazione il CNR ha prospettato i tagli agli organici dei Dirigenti di Ricerca e dei Primi Ricercatori, “costringe” l’Ente ad effettuare i suddetti tagli, in misura forse minore ma a farli, ed anche subito a seguito della richiesta di CIGL, CISL e UIL (ovviamente accolta dall’Ente!) di effettuare tutte le progressioni di livello dei tecnici ed amministrativi già nel 2015.

Ancora una volta, quindi, i Ricercatori del CNR, che pure dovrebbero essere la figura centrale di un Ente di ricerca, diventano merce di scambio, merce che può essere facilmente svenduta o svilita.

Ci tocca ancora una volta sottolineare che ciò a cui stiamo assistendo, e contro cui solo l’ANPRI sta lottando, avviene perché i Ricercatori e Tecnologi non sono tutelati da una adeguata legge di stato giuridico che avrebbe impedito che le loro piante organiche fossero oggetto di baratto e di scambi, che avrebbe garantito loro quelle possibilità di carriera e di riconoscimento dei propri meriti che negli altri Enti di ricerca sono assicurate.

Ti invitiamo quindi, se ancora non lo hai fatto, a sottoscrivere la Petizione “Per lo stato giuridico dei ricercatori e tecnologi degli EPR che l’ANPRI consegnerà tra pochi giorni alla Commissione Affari Costituzionali della Camera.

Una richiesta di stato giuridico fortemente avversata da molti Presidenti degli Enti e da CGIL, CISL e UIL per motivi che, giorno dopo giorno, diventano sempre più evidenti.

 

Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR

 

 

Comunicato del 27 maggio 2015

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