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CNR Comunicato 16 maggio. Bandito in sordina incarico di Consigliere di fiducia

Nei giorni scorsi si è appreso con grande preoccupazione che l’11 maggio sono scaduti, all’insaputa di tutti (o quasi), i termini per la presentazione delle domande finalizzate alla nomina del Consigliere di fiducia, figura prevista per la prima volta dal Codice per la prevenzione e il contrasto delle molestie nel CNR (approvato dal CdA del CNR a luglio 2020) ed “incaricata di fornire consulenza ed assistenza alle lavoratrici ed ai lavoratori oggetto di discriminazioni, molestie, molestie sessuali, mobbing”, al fine di “contribuire alla soluzione del caso”.

Come già avvenuto in occasione del bando per l’incarico di Presidente del CUG, l’Amministrazione non ha inteso dare adeguata pubblicità neppure alla scelta di avviare una selezione pubblica per la nomina del Consigliere di fiducia.

Eppure è noto che nelle procedure selettive di diritto pubblico la pubblicizzazione del bando è segno indefettibile di trasparenza e di imparzialità della scelta del candidato. D’altro canto, l’imparzialità della scelta è ineludibilmente alla base del consenso del personale dell’Ente nei confronti del Consigliere di fiducia una volta che questi sia stato selezionato.

È infatti di tutta evidenza che un organismo di garanzia come il Consigliere di fiducia necessita di un consenso diffuso per poter funzionare adeguatamente. Diversamente si corre il rischio di remunerare un professionista senza metterlo nelle condizioni di operare. Basti pensare che, secondo quanto previsto dal citato Codice, il Consigliere di fiducia non può attivarsi se non viene espressamente richiesto da chi si ritiene vittima di violenze, molestie o mobbing. E ovviamente chi ha bisogno dell’intervento del Consigliere di fiducia si rivolge a lui solo se, come dice lo stesso nome, ne ha sufficiente e motivata fiducia.

Non sappiamo quante domande siano state presentate alla scadenza dell’11 maggio, ma sappiamo che, in occasione della nomina a Presidente del CUG, la scarsissima pubblicizzazione del bando ha avuto come esito che la Direzione Generale si è vista costretta a nominare l’unico candidato che aveva presentato domanda. E, poiché dubitiamo che professionisti in possesso dei requisiti, delle competenze e della esperienza richiesti per la nomina a Consigliere di fiducia visitino settimanalmente, o almeno quindicinalmente, la sezione “Avvisi di conferimento di incarichi” del sito internet del CNR, ci chiediamo se la domanda o le domande eventualmente pervenute entro l’11 maggio siano state opportunamente sollecitate dai pochi soggetti dell’Amministrazione a conoscenza della pubblicazione del bando.

Ovviamente, confidiamo che, nonostante la scelta di non pubblicizzare adeguatamente il bando del Consigliere di fiducia, l’Amministrazione abbia ugualmente la possibilità di scegliere un candidato con le necessarie competenze e la necessaria indipendenza di giudizio, così da poter godere della fiducia di tutto il personale dell’Ente e da poter svolgere al meglio le sue funzioni.

A conclusione di queste considerazioni sorge tuttavia spontanea la seguente domanda: ma nel pubblicare in sordina simili bandi, i competenti uffici dell’Amministrazione Centrale sono a conoscenza delle ricordate elementari nozioni di diritto pubblico? O, detto altrimenti: ma l’Amministrazione, in questi casi, ci è … o ci fa? A noi verrebbe da dire che … ci fa!

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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