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CNR Comunicato 22 dicembre 2021. Approvato il Regolamento sul Lavoro Agile: rispettate le prerogative dei R&T

Il 21 dicembre il CdA del CNR ha approvato il Regolamento sul Lavoro Agile, predisposto a seguito del Decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione dell’8 ottobre scorso, che regolamenterà le modalità di svolgimento del lavoro agile di tutto il personale del CNR, a tempo indeterminato e determinato, anche in regime part-time, compresi i Direttori di Istituto e di Dipartimento, attraverso specifici accordi individuali.

Lo svolgimento della prestazione lavorativa è caratterizzato da un regime misto, ossia in parte (prevalente) presso la sede di lavoro e in parte al di fuori di essa, senza che sia necessario definire una postazione fissa per l’attività “a distanza”. Il luogo di svolgimento dell’attività “a distanza” sarà infatti individuato da ciascun dipendente “secondo criteri di idoneità, sicurezza e riservatezza”, ma “dovrà consentire il corretto svolgimento dell’attività lavorativa, permettendo il collegamento con i sistemi informatici dell’Ente”.

Grazie al forte impegno profuso dalla FGU-DR-ANPRI nel corso dei numerosi incontri tenutisi con l’Amministrazione del CNR e alla disponibilità mostrata dall’Amministrazione nell’ascoltare le proposte di modifica illustrate e motivate (anche per iscritto) dalla FGU-DR-ANPRI a precedenti bozze del Regolamento, il Regolamento sul Lavoro Agile così come approvato dal CdA risulta pienamente rispettoso delle prerogative e dei diritti riconosciuti ai R&T dalla normativa vigente.

In particolare, sono stati rispettati la non subordinazione dei R&T alla dirigenza per quanto attiene alla gestione della ricerca o delle attività tecnico-scientifiche, l’autonomia e responsabilità dei R&T nell’espletamento della loro attività di ricerca, la autonoma determinazione dell’orario di lavoro dei R&T e la esclusione dei R&T dalla valutazione della performance nelle more che l’ANVUR definisca obiettivi, indicatori e modalità di detta valutazione.

Di conseguenza, l’attività dei R&T in modalità agile non sarà soggetta ad alcuna valutazione da parte del Direttore/Dirigente/Responsabile, né i R&T dovranno concordare col Direttore/ Dirigente/Responsabile le attività che intendono svolgere in modalità agile. I R&T saranno infatti tenuti solo ad indicare, con cadenza semestrale, “le linee di ricerca/attività in relazione agli obiettivi della struttura”.

Similmente, i R&T non saranno tenuti al rispetto di alcun orario di contattabilità e/o di operatività, né potranno essere richiamati in sede dal Direttore/Dirigente/Responsabile durante i giorni di lavoro agile a distanza.

Accolta dal CdA anche la proposta della FGU-DR-ANPRI di aumentare a 10 il numero massimo di giornate da lavorare in modalità agile a distanza al mese (numero massimo inizialmente fissato a 6 dall’Amministrazione), cosa che, sempre nel rispetto della normativa vigente, consente una maggiore flessibilità nella definizione degli accordi individuali.

Non è stata invece accolta la proposta della FGU-DR-ANPRI di riconoscere il buono pasto anche nelle giornate di attività a distanza, riconoscimento previsto invece nei Regolamenti dell’ENEA, dell’INFN e in quello recentissimo, proprio ai sensi del Decreto Brunetta dell’8 ottobre 2021, dell’INGV.

L’approvazione di questo Regolamento sul Lavoro Agile non farà però ridurre l’impegno della FGU-DR-ANPRI affinché anche il CNR riconosca ai propri R&T, come da sempre fa l’INFN, il diritto di svolgere attività fuori sede anche presso la propria abitazione, diritto riconosciuto dal comma 3, art. 58, del CCNL del 2002 che, condizionando tale svolgimento alla sola autocertificazione mensile, non consente agli Enti di inserire in maniera arbitraria alcuna limitazione.

Peraltro, l’attività fuori sede non può essere, in genere, sostituita da un accordo individuale di lavoro agile, dovendo la prima soddisfare esigenze lavorative non programmabili e pianificabili, spesso occasionali e saltuarie. Al contrario, il pieno riconoscimento del diritto dei R&T di svolgere attività fuori sede anche presso la propria abitazione avrebbe reso superfluo regolamentare per i R&T il lavoro agile, cosa peraltro riconosciuta anche dallo stesso CNR quando nel Piano della Performance 2021-2023 (approvato dal CdA con la delibera n. 5/2021) scrive che “[…] il contratto collettivo del comparto stabilisce de-facto condizioni di lavoro per ricercatori e tecnologi già equivalenti allo smart working”.

Vogliamo infine informare i colleghi tutti che, a seguito della nostra lettera del 17 dicembre scorso riguardante la indebita richiesta di autorizzazione alla partecipazione dei R&T ai corsi di formazione da parte del Dirigente/Direttore/Responsabile della struttura di afferenza, il Responsabile dell’Unità Formazione e Welfare ci ha scritto comunicandoci che sarà data “al più presto indicazione ai sistemi informativi di rimuovere il controllo in questione per il personale inquadrato nei livelli I-III”. I nostri ringraziamenti al dott. Fusco per il pronto intervento.

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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