CNR Comunicato 3 novembre 2022 Scorrimenti graduatorie ex art. 15: urgenti nuove opportunità di carriera per i R&T

03/11/2022 Anna CNR, ex art.15

L’11 ottobre scorso, con la Delibera n. 299/2022, il CdA del CNR, autorizzando l’inserimento nella programmazione del fabbisogno del personale di un massimo di 659 progressioni dal III al II livello dei R&T e di un massimo di 156 progressioni dal II al I livello, ha di fatto deliberato lo scorrimento completo delle ultime graduatorie ex art. 15.

Il CdA ha inoltre deliberato di aggiornare il Piano triennale di Fabbisogno del Personale 2023-2025 al fine di consentire l’indizione, già dal 2023, di una nuova tornata di selezioni interne ex art. 15 per la carriera dei R&T.

La FGU-DR-ANPRI ha già più volte espresso il suo apprezzamento per l’attenzione che il CNR sta mostrando di avere, anche attraverso i suddetti scorrimenti, nei confronti della progressione di carriera dei R&T ma non può non evidenziare nuovamente (si veda ad esempio il Comunicato del 23 settembre) che, anche dopo i suddetti scorrimenti, il numero di R&T inquadrati nel I livello supererà di poco il 10% del personale ricercatore e tecnologo, e che quasi il 65% di questi sarà ancora inquadrato nel livello iniziale.

Numeri che mostrano come le attuali procedure per la carriera dei R&T previste dal contratto vigente, nonché la disattenzione che il CNR ha avuto per tantissimi anni nei confronti del suo personale R&T, sono del tutto inadeguate per rispondere alle legittime aspettativa di carriera dei R&T e consentire l’inquadramento nel livello che, per titoli e competenze acquisiti, spetterebbe.

Numeri che appaiono ancora più scandalosi se li si confrontano con le corrispondenti percentuali del personale docente e ricercatore degli Atenei statali, ove il 20.7% di detto personale è Professore Ordinario e solo il 44.3% è ancora Ricercatore (di ruolo o a tempo determinato).

È quindi indispensabile modificare, tramite specifiche norme di legge o contrattuali, le procedure per la carriera dei R&T degli EPR (e in particolare del CNR), al fine di dare concrete opportunità di carriera a tutti i R&T, così come la FGU-DR-ANPRI e l’ANPRI hanno da tempo elaborato e proposto (si veda, ad esempio, il documento “Reclutamento e progressione di carriera negli EPR”).

Nelle more di tali modifiche, la FGU-DR-ANPRI proseguirà la sua battaglia affinché la prossima tornata di selezioni interne ex art. 15 preveda un numero di progressioni di livello effettivamente adeguato e congruo al numero di R&T sotto-inquadrati, in modo che in tempi rapidi l’inquadramento nei livelli dei R&T del CNR si uniformi a quello del personale docente e ricercatore universitario.

È però necessario ed urgente apportare significative modifiche alle procedure selettive, così come in parte già anticipato alla Presidente Carrozza nell’incontro del 22 settembre scorso.

In particolare, è necessario definire ed utilizzare aree concorsuali meno eterogenee di quelle adottate nell’ultima tornata, così come è necessario fissare (ad esempio nel Regolamento del Personale) regole per la progressione della carriera dei R&T che siano stabili nel tempo e condivise dalla comunità scientifica dell’Ente, accertato che i notevoli cambiamenti introdotti ad ogni tornata concorsuale nei criteri di valutazione producono evidenti ingiustizie e un forte senso di scoraggiamento tra i colleghi.

È necessario anche modificare la procedura di nomina della commissioni per far sì che le commissioni siano individuate a seguito di sorteggi da appositi Albi di esperti interni ed esterni, e non più dettate dai Direttori di Dipartimento e di Istituto. Bisogna anche assicurare la massima trasparenza ai lavori delle commissioni, pubblicando sull’apposito sito web del CNR tutti i verbali e gli atti delle commissioni, nonché le domande complete di partecipazione di vincitori ed idonei.

È infine indispensabile, da un lato, ridurre i margini di discrezionalità troppo ampi concessi alle commissioni di valutazione e, dall’altro, “sorvegliare” l’operato stesso delle commissioni per evitare che operino in palese contrasto con il bando e/o lo spirito delle selezioni ex art. 15. Gravissimo, in particolare, è stato l’operato di alcune commissioni dell’ultima tornata ex art. 15 che hanno illegittimamente tenuto conto della pertinenza all’area concorsuale anche dei prodotti non scelti e dei titoli presenti nel curriculum, così come la decisione assunta da almeno una commissione di valutare i prodotti non scelti solo se pubblicati negli ultimi 10 anni (in palese contrasto anche con i criteri di valutazione che la stessa commissione aveva pubblicato)!

Molte di queste proposte e richieste di trasparenza sono state avanzate dalla FGU-DR-ANPRI già nel passato (si veda ad esempio il Comunicato del 10 agosto 2020) e forse, se fossero state accolte, il comprensibile malcontento di molti colleghi nei confronti dell’esito anche di quest’ultima tornata di selezioni ex art. 15 sarebbe stato di gran lunga inferiore.

Si segnala, infine, che pochi giorni fa il CNR ha completato gli scorrimenti delle graduatorie dei bandi per Giovani Ricercatori del 2018, pubblicando i relativi provvedimenti, con presa di servizio il 2 novembre 2023, delle ultime graduatorie pubblicate a novembre 2019. A causa di rinunce e subentri, sono stati disposti 12 scorrimenti in meno di quanto previsto, cosa che consentirebbe di aumentare di 12 unità i posti previsti per i prossimi concorsi pubblici per Ricercatore III livello (posti che passerebbero da 47 a 59) “con assegnazione delle posizioni alle Aree/Settori ERC che complessivamente hanno beneficiato di un minor numero di nuove assunzioni”, così come deliberato dal CdA il 26 luglio scorso.

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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