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CNR Comunicato 4 dicembre 2023 Incontro col CNR su Piano di Rilancio e Valorizzazione del personale

 

 

 

 

Giovedì 30 novembre si è svolto un incontro sindacale con la Presidente del CNR, prof.ssa Carrozza, il DG, dott. Colpani, e la dott.ssa Gabrielli, Direttore Centrale Gestione delle Risorse, avente all’odg un aggiornamento del Piano di Rilancio del CNR e un’informativa sulla valorizzazione del personale.

La Presidente ha informato le OO.SS. che il Piano di Rilancio ha già ricevuto prime valutazioni positive da parte dell’Advisory Board e che l’Ente è ottimista sulla sua realizzazione, che procede anche con un po’ di anticipo rispetto alle tempistiche fissate.

È già stata riorganizzata la Direzione Generale e sono stati stanziati 200M€ per il patrimonio immobiliare dell’Ente, con particolare riferimento alla sede di Bari presso l’ex manifattura Tabacchi e alle sedisi Segrate (MI), di Padova, di Pisa e dell’IAS di Palermo. È stato realizzato il piano di efficientamento energetico, che produrrà una riduzione del 6-7% dei consumi energetici e un risparmio annuo di circa 2.5M €, ed è stato riorganizzato il servizio di gestione dei rifiuti speciali e di recupero dei materiali inquinanti.

L’Ente sta anche procedendo con la ridefinizione e riduzione del ruolo dei Dipartimenti, che non dovranno in futuro svolgere funzioni amministrative (tali funzioni saranno svolte da un servizio centralizzato di supporto amministrativo) ma svolgere prevalentemente un ruolo di coordinamento e rappresentanza scientifica. Tale riforma dei Dipartimenti, che deve coinvolgere tutta la rete scientifica, sta subendo però, a detta della Presidenza, una resistenza da parte dei Direttori di Dipartimento, poco propensi ad una effettiva ridefinizione del ruolo dei Dipartimenti.

Si sta procedendo anche con la ridefinizione degli ambiti disciplinari, con opportuni ampliamenti dei Panel dell’ERC. Gli ambiti disciplinari degli Istituti, così ha tenuto a precisare la Presidente, saranno la somma degli ambiti disciplinari di tutti i R&T dell’Istituto, che dovranno avere piena libertà nello scegliere i propri ambiti disciplinari, senza subire alcun condizionamento da parte dei Direttori.

La Presidente ha anche affermato che l’Ente non intende procedere con ulteriori stabilizzazioni, e il personale precario avrà possibilità di entrare in ruolo partecipando ai concorsi aperti che l’Ente bandirà per tutte le professionalità dell’Ente, facendo ovviamente valere tutte le competenze e i titoli maturati durante il precariato. La programmazione delle nuove assunzioni sarà quindi basata sui fabbisogni del personale dell’Ente e, di conseguenza, anche la sede di lavoro sarà decisa dal CNR e non dai vincitori.

L’Ente sta attivando accordi con le Università per regolamentare la partecipazione del personale CNR alle attività didattiche universitarie. La Presidente ha anche informato che l’Ente si sta impegnando con decisione nel Piano per la Parità di Genere (Gender Equality Plan, GEP) e che è stata nominata la Gender Equality Officer del CNR. A tal riguardo, la Presidente ha stigmatizzato il fatto che, per quanto riguarda il personale di ricerca, anche se c’è poca differenza nelle percentuali di uomini e donne ai livelli più bassi della carriera, quando si procede verso quelli più alti il divario aumenta e si divarica come i rebbi di una forbice.

La Presidente ha anche informato le OO.SS. che stanno per partire i bandi per le URGO (le Unità di Ricerca Goal-Oriented) per i quali sono stati allocati 5 M €. Saranno finanziate attività innovative per l’Ente, da proporre con un processo bottom-up. Quanto affermato dalla Presidente smentisce decisamente le voci secondo cui potrà essere costituita una sola URGO per Dipartimento.

La Presidente ha anticipato che sui progetti PRIN del PNRR saranno autorizzate tutte le assunzioni t.det. già programmate, mentre sui progetti PRIN non PNRR bisognerà rimodulare i previsti contratti t.det. trasformandoli in assegni di Ricerca.

Il DG è quindi intervenuto affermando che, grazie a semplificazioni amministrative messe in atto, le attività di ricerca dei progetti competitivi potranno partire anche prima di ricevere i relativi finanziamenti dall’Ente erogatore dato che il CNR, sulla base della pianificazione annua delle attività formulata dall’Istituto, anticiperà il finanziamento, così da evitare ogni rallentamento o stop momentaneo delle attività.

Per quanto riguarda i progetti del PNRR, il DG ha affermato che sono state già assunte circa 550 unità di personale e che a fine anno sarà stato impegnato il 61% delle risorse ricevute dal CNR (pari a circa 900 M €). Il DG ha altresì evidenziato il fatto che si stanno riscontrando notevoli difficoltà di reclutamento, con bandi che vanno deserti o quasi, specie in ambito amministrativo.

Sui progetti del PNRR è intervenuta nuovamente la Presidente affermando che è necessaria una “solidarietà” all’interno degli Istituti tra i gruppi di ricerca impegnati nei progetti del PNRR e i gruppi esclusi, al fine di una qualche ridistribuzione delle risorse all’interno di ciascun Istituto.

Sono quindi intervenute le OO.SS.

La FGU-DR-ANPRI, dopo aver espresso una generale condivisione degli obiettivi del Piano di Rilancio, ha fatto presente che negli Istituti non è stata in alcun modo avviata la prevista discussione riguardante la riforma dei Dipartimenti, riforma per noi necessaria ed urgente dato che i Dipartimenti non devono continuare ad essere dei compartimenti stagni, cosa che ostacola le attività di ricerca di confine tra più Dipartimenti, ma devono essere snelle strutture di coordinamento degli Istituti afferenti e non ulteriori e costosi intoppi burocratici.

Per quanto riguarda gli ambiti disciplinari, la FGU-DR-ANPRI ha sostenuto che questi non devono essere considerate di esclusiva “appartenenza” ad un singolo Dipartimento, cosa che pregiudica le possibilità di carriera dei Ricercatori impegnati in attività di ricerca trasversali tra due o più Dipartimenti.

Nel commentare la (scontata) ritrosia dei Direttori di Dipartimento ad attuare la prevista ridefinizione del ruolo dei Dipartimenti, la FGU-DR-ANPRI ha rinnovato la richiesta che sia i Direttori di Dipartimento che quelli di Istituto siano scelti dalle comunità scientifiche afferenti.

La FGU-DR-ANPRI ha quindi apprezzato l’avvio dei bandi per finanziare le URGO ma ha precisato che questi bandi devono essere finanziati con fondi ordinari del FOE e non con fondi residui provenienti dagli Istituto, fondi che devono rimanere nella piena disponibilità dei gruppi di ricerca. Ha quindi invitato la presidente ad adoperarsi affinché sia incrementato il FOE assegnato al CNR.

L’incontro si è poi concentrato sulla valorizzazione del personale.

Su esplicita nostra richiesta di informazione, la dott.ssa Gabrielli ha anticipato che entro lunedì 11 dicembre saranno pubblicate le commissioni dei concorsi ex art. 15 per II livello e che i candidati saranno preavvisati dell’imminente pubblicazione dei criteri adottati dalle commissioni per la valutazione dei prodotti scelti, così da favorire la scelta di tali prodotti da parte dei candidati, scelta che, ai sensi dell’art 5 dei bandi, deve avvenire entro tre giorni dalla pubblicazione dei suddetti criteri.

In risposta, inoltre, alla nostra sollecitazione a procedere con l’iter dei concorsi ex art. 15 per I livello, alla luce delle recenti Ordinanze del Tribunale di Roma che ha respinto due ricorsi collettivi contro il requisito previsto nei bandi per I livello di essere inquadrati nel II livello già al 31 dicembre 2022, la dott.ssa Gabrielli ha affermato che a breve l’Ente procederà con l’estrazione a sorte dei commissari dei bandi per I livello.

La FGU-DR-ANPRI ha inoltre ripresentato i suoi calcoli che porterebbero ad un aumento del 50% circa dei passaggi a II livello, dato che la quota assegnata al CNR per questi nuovi bandi è del 50% circa maggiore delle risorse necessarie per coprire i 1200 passaggi a II livello già deliberati (si veda nostra lettera del 29 agosto), ma il CNR ha detto che l’aumento sarà inferiore al 50% (temiamo nell’ordine del 30-35%). L’Ente ha inoltre confermato che ci sarà un piccolo aumento anche dei passaggi a I livello.

A breve saranno pronte, ed inviate preventivamente alle OO.SS., anche le Linee Guida da inviare (insieme alle tante FAQ già pubblicate sul sito dell’Ente) alle commissioni esaminatrici al fine di evitare libere interpretazioni del bando da parte delle commissioni stesse.

Per quanto riguarda il personale tecnico ed amministrativo, la dott.ssa Gabrielli ha informato le OO.SS. che a breve sarà pubblicato il primo bando della II tornata dei concorsi interni ex art. 53, quello relativo alla graduatoria della I tornata ex art. 53 già pubblicata, e che man mano che saranno pubblicate le altre graduatorie della I tornata l’Ente provvederà con la pubblicazione degli altri bandi della II tornata.

La dott.ssa Gabrielli ha anche evidenziato il ritardo con cui si stanno chiudendo sia i concorsi interni ex art. 54 che la I tornata dei concorsi interni ex art. 53, a causa dell’elevato numero di candidati e dei corposi curricula che le commissioni devono esaminare. Ciò comporterà che molto difficilmente tutte le graduatorie saranno pubblicate entro il 31 dicembre, cosa che farebbe slittare di un anno gli inquadramenti e i benefici economici dei vincitori. Per tale motivo, l’Ente si sta impegnando a trovare il modo di conservare la decorrenza al 1° gennaio 2023 anche per le graduatorie che saranno pubblicate nel corso del 2024.

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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