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Lettera del 20 maggio 2020. CNR: Lavoro agile in emergenza e monitoraggio.

Roma, 20 maggio 2020

Al prof. Massimo Inguscio

Presidente del CNR

presidenza@cnr.it

al dott. Giambattista Brignone

Direttore Generale

direzione.generale@cnr.it

e p.c. alla dott.ssa Annalisa Gabrielli

Direzione Centrale Gestione delle Risorse

direzione.risorse@cnr.it

al dott. Pierluigi Raimondi

Ufficio Gestione Risorse Umane

segreteria.ugru@cnr.it

ai Ricercatori e Tecnologi del CNR

Oggetto: Lavoro agile in emergenza e monitoraggio.

Egr. Presidente, Egr. Direttore Generale

La FGU-DR-ANPRI, come è ben noto, non ha ritenuto di poter sottoscrivere il protocollo proposto alle OO.SS. dal CNR il 24 marzo in quanto, come evidenziato in quella sede, è la natura stessa del lavoro agile (in condizioni ordinarie), basato su prefissati e misurabili obiettivi della prestazione di lavoro, concordati col datore di lavoro, e sulla valutazione del raggiungimento del risultato prestabilito, a rendere il lavoro agile del tutto incompatibile con l’autonomia, la libertà e la natura stessa del lavoro di ricerca dei Ricercatori e Tecnologi. In quell’occasione, la FGU-DR-ANPRI ha proposto una soluzione che considerava come declinazione del lavoro agile in emergenza per Ricercatori e Tecnologi l’utilizzo del lavoro fuori sede da svolgere presso la propria abitazione, soluzione adottata all’INFN, ente di ricerca vigilato MUR come il CNR.

Nelle condizioni normative vigenti la posizione della FGU-DR è che il lavoro agile (in condizioni non emergenziali) non può essere applicato ai R&T, per i quali è invece già previsto dal contratto vigente che l’attività al di fuori dalla propria sede di lavoro possa essere svolta anche presso la propria abitazione, con autocertificazione mensile a consuntivo. Posizione che sappiano non essere condivisa dall’Ente e rispetto alla quale è necessario un confronto costruttivo. La FGU-DR-ANPRI ritiene comunque che la discussione relativa al lavoro agile in condizioni ordinarie non possa essere affrontata in questa particolare fase, rischiando di essere irrimediabilmente e negativamente condizionata dalle problematiche emergenziali allo stato presenti.

La forma di Monitoraggio SW attivato con la nota del Direttore Generale n. 0029838 dell’8 maggio prevede la compilazione mensile di una scheda di programmazione (delle attività che si svolgeranno nel mese successivo) ed una scheda di auto-rendicontazione (in cui descrivere le attività svolte nel mese precedente). Nel flusso di caricamento delle schede è attualmente previsto che sia effettuata la validazione da parte dei Direttori/Dirigenti e ciò lede i principi di autonomia, responsabilità e libertà di ricerca sanciti nella Carta Europea dei Ricercatori e nella normativa contrattuale (comma 3, art. 80 del CCNL 2018 “I ricercatori e i tecnologi costituiscono una risorsa fondamentale per il perseguimento degli obiettivi degli Enti e, in tale ottica, rappresentano figure professionali dotate di autonomia e responsabilità nell’espletamento della loro attività di ricerca, fermo restando il rispetto della potestà regolamentare degli Enti”). Il passaggio evidenziato (validazione), in particolare, non è assolutamente accettabile in quanto può addirittura configurare una potenziale violazione del principio costituzionale che garantisce la libertà di ricerca.

La condizione di grave criticità sanitaria che ha portato all’adozione dello stato di emergenza ed alla conseguente emanazione di numerose ordinanze e circolari, non sempre opportunamente coordinate per evidenti ragioni di urgenza, ha determinato su alcune questioni una non chiara lettura dei contenuti sostanziali. In particolare, l’indicazione della Funzione Pubblica relativa al monitoraggio del lavoro agile, che appare finalizzata all’accertamento dell’impatto sull’organizzazione del lavoro, sembra che possa essere funzionale ad altri adempimenti di carattere amministrativo-contabile.

La FGU-DR, in considerazione della condizione di emergenza in cui si trova a dover operare l’Amministrazione ad avendo conferma di quanto riferito nel corso degli incontri avuti riguardo il fatto che le schede in questione non saranno utilizzate per nessun tipo di valutazione individuale o di struttura, ritiene di potere, al più, accettare una forma di Monitoraggio SW (assolutamente circoscritta alla condizione emergenziale ed al lavoro presso la propria abitazione) a condizione che il Monitoraggio non preveda alcuna forma di validazione delle schede di programmazione e di auto-rendicontazione compilate dei Ricercatori e Tecnologi da parte dei Direttori/Dirigenti e lasci totale autonomia al Ricercatore o Tecnologo in merito a quanto riportare nelle schede.

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

https://anpri.fgu-ricerca.it/wp-content/uploads/2020/05/Lettera-20-maggio-2020-Lavoro-agile-in-emergenza-e-monitoraggio.pdf

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