Comunicati CNR 

Comunicato del 10 maggio 2016. Nonostante l’impegno preso dal DG, i fondi residui non sono stati restituiti!


A fronte della dura e pronta protesta dell’ANPRI e della comunità scientifica tutta del CNR contro il rastrellamento dei fondi residui presenti nelle casse degli Istituto operato ai primi di aprile dal Direttor Generale f.f. per colmare un buco di bilancio dell’Ente di oltre 19 milioni di euro, il Direttore Generale comunicò ai Direttori di volereffettuare […] un’analisi puntuale delle singole situazioni contabili interessate. Ciò al fine di valutare attentamente specifici vincoli relativi alla Vostra attività di ricerca nell’ottica di un’eventuale restituzione delle relative somme trattenute”.

Ma le parole del DG sembrano destinate a non trasformarsi in fatti perché ad oggi i milioni di euro sottratti dalle casse degli Istituti non sono stati, neanche in minima parte, restituiti !

Per salvare il nostro futuro e la possibilità di fare ancora ricerca dobbiamo continuare a lottare.

Firma anche tu, se ancora non lo hai fatto, la petizione:

Restituiteci i nostri soldi: dobbiamo fare ricerca

(su: http://www.petizioni24.com/restituiteci_i_nostri_soldi)

con la quale chiediamo al Presidente del CNR “di far annullare immediatamente il provvedimento del Direttore Generale, in modo da far tornare nella piena disponibilità degli Istituti e dei suoi Ricercatori e Tecnologi tutti i finanziamenti residui e di puntare, altresì, ad una più razionale ed oculata gestione delle attività amministrative del CNR, nella logica che in un Ente di Ricerca è la parte amministrativa al servizio delle esigenze dell’attività di ricerca, e non già il contrario”.

La Petizione, con le firme dei sottoscrittori, sarà a breve inviata anche al ministro Giannini e ai componenti le Commissioni Cultura della Camera e del Senato.

Perché non è possibile che in un Ente di Ricerca i finanziamenti ricevuti per lo svolgimento dell’attività di ricerca debbano servire a coprire un buco di bilancio che è dovuto all’inettitudine e all’incapacità di una elefantiaca Amministrazione Centrale (che ad oggi conta più di 600 unità di personale, il 20% delle quali con contratto a tempo determinato).

 

Gianpaolo Pulcini
Segretario Nazionale, Responsabile CNR

 

 

 

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