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COMUNICATO 12 aprile 2024 :  Le sequenze contrattuali del CCNL 2019-2021: molte riunioni, pochi risultati!  

 

 

 

Lo scorso martedi 9 aprile si è tenuto all’ARAN l’ennesimo incontro di trattativa sulle sequenze contrattuali (1) previste dall’art.178 del CCNL 2019-2021 firmato in via definitiva lo scorso 18 gennaio. Gli argomenti all’ordine del giorno erano:

  • la disciplina del rapporto di lavoro del Tecnologo a tempo indeterminato introdotto per l’Università dal D.L. 36/2022;
  • normazione dei “Contratti di Ricerca” introdotti dal D.L. 36/2022 (in sostituzione degli assegni di ricerca).

 

Dobbiamo prendere atto che delle priorità da noi elencate nel nostro comunicato dello scorso 9 maggio 2023 (2) fatto in previsione della fase finale del rinnovo del contratto, poi effettuatasi il luglio successivo, solo la prima – sullo stanziamento dei fondi anche per gli enti non MUR – si è realizzata positivamente. Sugli argomenti in discussione l’ARAN ha esordito confermando la posizione espressa nella bozza di accordo presentata lo scorso 12 luglio 2023 per il rinnovo del CCNL 2019/2021. Posizione a suo tempo rigettata dalle organizzazioni sindacali e quindi stralciata dall’accordo poi sottoscritto.

 

Per quanto riguarda il Tecnologo a tempo indeterminato non possiamo che ribadire la potenziale problematica, da noi già più volte sottolineata, che la stessa denominazione di “Tecnologo” sia nel settore Università che in quello degli Enti di Ricerca con due classificazioni professionali radicalmente diverse creerà sicuramente problemi.

 

Per i Contratti di Ricerca abbiamo riscontrato la mancanza di volontà da parte dell’ARAN di discutere la possibilità di introdurre una normazione per contratto collettivo di lavoro dei diritti e doveri dei futuri contrattisti di ricerca, lasciando la loro definizione alle differenti definizione che verosimilmente ne darebbero le varie istituzioni (Università, Enti di Ricerca, etc….). Ciò e a nostro avviso in completa contraddizione con l’obiettivo per cui sono stati introdotti, di avere una uniformità di trattamento e soprattutto la definizione di maggiori diritti rispetto all’assegno di ricerca che sostituiscono.

 

Infine non possiamo non ricordare che analogamente per la riforma dell’ordinamento professionale la situazione è di un nulla di fatto sia per la parte inerente i Ricercatori e Tecnologi, la cui discussione è stata abbandonata lo scorso autunno, che per quella del personale tecnico e amministrativo per la quale le posizioni sono rimaste estremamente distanti cosi come verificato nello specifico incontro dello scorso 1 febbraio 2024. A questo proposito dobbiamo ribadire, come da noi sostenuto già molte volte (3), che – a nostro avviso – per la modifica dell’ordinamento sarà necessario un intervento legislativo senza il quale sarà impossibile concordare una modifica dell’ordinamento professionale con la sola via del CCNL.

 

 

Eleuterio Spiriti

(Coordinatore Generale FGU Dipartimento Ricerca)

 

 

 

 

 

 

1) COMUNICATO 8 SETTEMBRE 2023   RIPARTONO LE TRATTATIVE ALL’ARAN SUL CCNL 2019-2021 DEL COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA SULLE SEQUENZE CONTRATTUALI

2) COMUNICATO 9 MAGGIO 2023: LA DISCUSSIONE SUL RINNOVO DEL CCNL 2019-2021  (SEZIONE  RICERCA) RIPRENDE, MA “LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL” È ANCORA LONTANA!

3) COMUNICATO 17 GENNAIO 2024 – LE SEQUENZE CONTRATTUALI DEL CCNL 2019-2021: LA STORIA INFINITA?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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