Comunicato CNR 19 dicembre 2023: Regolamento per il lavoro da remoto domiciliare
Lunedì 11 dicembre si è svolto un incontro sindacale con l’Amministrazione del CNR avente ad oggetto una informativa sul Regolamento per il lavoro da remoto domiciliare, così come normato dall’art. 16 e, per i soli Ricercatori e Tecnologi, dall’art. 140 dell’Ipotesi di CCNL 2019-2021 in via di stipula definitiva.
Il lavoro da remoto domiciliare, detto anche “telelavoro domiciliare”, è una delle due forme di lavoro a distanza che, insieme al coworking (detto anche “lavoro decentrato da centri satellite”), andrà a breve a sostituire il Telelavoro.
Per quanto riguarda la FGU-DR-ANPRI, l’incontro è stato particolarmente proficuo in quanto quasi tutte le osservazioni e richieste da noi avanzate (e debitamente motivate) relative ad una prima bozza del suddetto Regolamento sono state accolte dall’Ente ed inserite nella versione finale di Regolamento oggetto di deliberazione da parte del CdA nella riunione odierna.
In particolare, così come richiesto dalla FGU-DR-ANPRI, nella versione definitiva del Regolamento:
1. è stato precisato che, nell’applicazione del Regolamento ai Ricercatori e Tecnologi, “si tiene conto delle peculiarità che caratterizzano il lavoro dei ricercatori e tecnologi, anche in ordine al potere direttivo e di controllo, il cui esercizio deve avvenire nel pieno rispetto dell’autonomia riconosciuta dall’ordinamento nello svolgimento delle attività di ricerca”, così come testualmente indicato dall’art. 140 dell’Ipotesi di CCNL 2019-2021;
2. è stato specificato che l’accordo individuale per l’attivazione del telelavoro domiciliare di Ricercatori e tecnologi, laddove specifica “le modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore”, dovrà rispettare “l’autonomia riconosciuta dall’ordinamento ai ricercatori e ai tecnologi nello svolgimento delle attività di ricerca”;
3. è stata estesa, anche alle strutture di piccole dimensioni (meno di 10 udp), la possibilità di attivare un contratto di telelavoro domiciliare (si precisa, a tal riguardo, che nelle altre strutture sarà possibile attivare contratti di telelavoro domiciliare nel limite del 10% del personale afferente alla struttura, tranne casi eccezionali debitamente motivati ed autorizzati dal DG);
4. è stato specificato che tutti i dipendenti possono chiedere l’attivazione di un contratto di telelavoro domiciliare, sulla base dei criteri di priorità indicati all’art. 9 del Regolamento stesso;
5. a parziale accoglimento della nostra richiesta di dimezzare il numero minimo di giorni di rientro in sede (fissato in 4 o 8 giorni, a seconda della tipologia del dipendente), è stata inserita la possibilità per tutti i dipendenti di ridurre, ma solo in casi di particolare gravità, il suddetto numero minimo di giorni di rientro presso la sede;
6. è stato inserito il riproporzionamento dei giorni di rientro in sede al mese in caso di part-time verticale;
7. è stato inserito il riproporzionamento del numero di giorni di rientro al mese nei mesi in cui è prevista la chiusura natalizia o estiva della struttura
8. è stato inserito un rimborso forfettario pari a 240 € annui per dipendente o nucleo familiare (qualora più dipendenti appartenenti al medesimo nucleo familiare siano in regime di telelavoro domiciliare), rimborso inferiore però a quanto da noi richiesto.
Detto Regolamento dovrebbe entrare in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul sito CNR e, come richiesto da tutte le OO.SS., i dipendenti attualmente in Telelavoro dovrebbero poter accedere, previa domanda, al nuovo telelavoro domiciliare senza discontinuità.
Il Regolamento sarà oggetto di eventuale revisione, previo confronto con le OO.SS., a seguito della sottoscrizione definitiva del CCNL 2019-2021 e comunque entro 6 mesi dalla entrata in vigore.
Gianpaolo Pulcini
Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR