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Comunicato del 28 dicembre 2017 Pubblicato il Bando PRIN 2017: i ricercatori e tecnologi degli Enti possono essere Coordinatori dei progetti di Ricerca

 

Nelle more della registrazione della Corte dei Conti è stato pubblicato per opportuna informativa il Bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2017, il quale prevede uno stanziamento pari a 391 milioni di euro per la ricerca di base, con un’attenzione specifica alla valorizzazione dei ricercatori under 40 e del Sud. Il Bando è stato inviato alla Corte dei Conti per la sua registrazione, ed è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca http://www.miur.gov.it/web/guest/-/bando-prin-2017.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 15.00 del 15 febbraio 2018 e dovranno essere chiuse entro e non oltre le ore 15.00 del 29 marzo 2018. Si segnala una interessante e positiva novità: i ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca vigilati dal MIUR possono essere coordinatori di progetto. Si tratta di un importante cambiamento che va nella direzione auspicata molte volte dall’ANPRI di una maggiore compenetrazione tra le diverse comunità scientifiche dell’università e degli enti di ricerca per attività che siano suscettibili di produrre risultati scientifici di elevata qualità e impatto economico e sociale.

 

 

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2 Thoughts to “Comunicato del 28 dicembre 2017 Pubblicato il Bando PRIN 2017: i ricercatori e tecnologi degli Enti possono essere Coordinatori dei progetti di Ricerca”

  1. Claudia

    Resta il problema di come fare in modo che anche dal punto di vista budgetario i ricercatori/tecnologi degli EPR non siano svantaggiati rispetto agli universitari. L’attuale struttura degli stipendi rende infatti (soprattutto a causa delle quasi inesistenti progressioni di carriera e degli scatti di fascia molto piu’ blandi) piu’ difficile per loro costruire una proposta con quantita’ di mesi-uomo che non renda impossibile partecipare ad altri progetti. Peraltro lo stesso problema, dovuto agli stipendi troppo bassi, rende attualmente quanto meno problematiche le rendicontazioni dei progetti (sia italiani che europei). Forse FP-CIDA potrebbe sollevare la questione in sede di trattativa per il rinnovo del contratto.

  2. Claudia

    Resta il problema di come fare in modo che anche dal punto di vista budgetario i ricercatori/tecnologi degli EPR non siano svantaggiati rispetto agli universitari. L’attuale struttura degli stipendi rende infatti (soprattutto a causa delle quasi inesistenti progressioni di carriera e degli scatti di fascia molto piu’ blandi) piu’ difficile per loro costruire una proposta con quantita’ di mesi-uomo che non renda impossibile partecipare ad altri progetti. Peraltro lo stesso problema, dovuto agli stipendi troppo bassi, rende attualmente quanto meno problematiche le rendicontazioni dei progetti (sia italiani che europei). Forse FP-CIDA potrebbe sollevare la questione in sede di trattativa per il rinnovo del contratto.

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