Comunicati CREA 

CREA: COMUNICATO 12 giugno 2024   Incontro con il Presidente del CREA

 

 

 

 

Il 4 giugno u.s. si è svolto un incontro sindacale fra il CREA e le organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno il Regolamento sui benefici socio assistenziali, di cui parleremo in un comunicato a parte.

Prima dell’incontro ufficiale, il presidente CREA, prof. Andrea Rocchi, ha tenuto un incontro informale, per esporre una serie di problemi dell’Ente e le attività che sta portando avanti al riguardo.

 

Riportiamo di seguito i punti principali toccati dal presidente:

  • nei prossimi due-cinque anni si avrà un effetto devastante sull’organico dell’Ente, derivante dal pensionamento di una parte consistente del personale, che comprende sia ricercatori di punta, che hanno attualmente la responsabilità di progetti e di iniziative importanti e strategiche, sia di personale tecnico amministrativo. A tale proposito il Presidente ha comunicato che avranno la precedenza assoluta le -assunzioni di nuovi CAM per la Sede Centrale.
  • Il problema immobiliare è una ferita aperta, che riguarda sia le sedi romane, sia altre sedi, quali ad esempio quella di città Sant’Angelo nei pressi di Pescara e quella di Modena. Si tratta di sedi storiche, che sono state abbandonate, che costituiscono un patrimonio per l’ente, ma per le quali bisognerà trovare adeguata collocazione. La situazione delle sedi romane è preoccupante, sia per la mancanza di spazi, sia per la necessità di dovere adottare sistemi di coworking, che consentano di occupare le stesse scrivanie da più persone, a rotazione durante la settimana, evitando al contempo che si abbiano sedi stracolme a metà settimana e vuote lunedì o venerdì. Al momento non esiste una soluzione definita, ma è in corso una ricognizione di tutti gli spazi disponibili e di tutte le soluzioni logistiche possibili. La conferma della criticità del problema immobiliare è stata ulteriormente esplicitata dal Presidente quando ha comunicato che la sede di via della Navicella risulta infestata da insetti del legno e acari.

In tale contesto il direttore generale dr.ssa Proietti ha comunicato che è in fase finale di strutturazione la convenzione con ISMEA, per procedere a una corretta valutazione del patrimonio immobiliare (inteso come terreni e stabili) eventualmente da dismettere.

Nell’ambito della profonda riorganizzazione di cui necessita l’Ente, è già in corso una ricognizione delle sedi da parte del Direttore Scientifico e del Presidente con colloqui con i dipendenti,  al fine di valutare i primi interventi da mettere in atto.

  • Il CREA aderirà all’ANVUR, per una ulteriore riqualificazione delle attività di ricerca.
  • Il CREA parteciperà il 9 luglio alla giornata dell’ISMEA sull’Innovazione.
  • Il presidente ha segnalato che un passo particolarmente importante per gli scenari futuri dell’agricoltura sarà il G7 Agricoltura che si terrà a Siracusa a settembre.
  • Le riunioni del Consiglio di amministrazione potranno essere itineranti, a cominciare dalla prossima che sarà alla sede di Monterotondo.
  • Se il problema immobiliare richiede una soluzione a breve termine, è importante anche una revisione del funzionamento dei Centri, che sarà fatta a medio termine. Occorrerà ripensare alla ripartizione dei compiti, evitando duplicazioni di laboratori fra Centri diversi o addirittura all’interno dello stesso centro. È evidente a tutti che esiste un grosso problema di manutenzione degli edifici e di dotazioni infrastrutturali, ma, al contempo, è possibile una revisione della attuale strutturazione in Centri, sostanzialmente per evitare di avere più strutture che fanno la stessa cosa.

 

Come FGU-Ricerca dobbiamo evidenziare che:

  • la soluzione alle carenze di personale a causa dei pensionamenti consiste nell’assunzione di nuovo personale, attività su cui attualmente il Crea è in ritardo. Basti pensare alle procedure per la selezione di nuovi ricercatori, già previste nel piano di fabbisogni del personale 2023, tuttora non attuato. Occorrerà inoltre procedure alle ultime stabilizzazioni previste;
  • relativamente al problema delle sedi, siamo d’accordo alla ricognizione a breve termine, con individuazione precisa delle sedi attive, nonché delle infrastrutture tecnologiche presenti, compresi i laboratori;
  • abbiamo più volte sollecitato la creazione di grandi sedi multifunzionali con più competenze, in grado di garantire una massa critica di ricercatori, piuttosto che privilegiare strutture microscopiche, fatalmente in lenta agonia.

 

 

 

 

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