CREA COMUNICATO 29/5/2024 Risultati del tavolo tecnico sul Regolamento per i Benefici socio-assistenziali: cosa non va, perché non va

29/05/2024 Anna benefici socio assistenziali, CREA

Secondo quanto previsto dall’art. 96 del CCNL 2016-2018, ogni anno gli Enti Pubblici di Ricerca erogano benefici socio-assistenziali a favore dei dipendenti, sulla base di un apposito regolamento.

Attualmente il regolamento del CREA è in revisione, allo scopo di evitare alcune storture che si sono verificate nel corso degli ultimi anni.

Per elaborare il nuovo regolamento, l’Amministrazione ha istituito un tavolo tecnico, con la partecipazione di tutti i sindacati. Il tavolo tecnico ha prodotto una bozza di regolamento, che dovrà essere valutata e approvata in un’apposita riunione sindacale prevista per il 4 giugno p. v.

Sono pochi soldi …

Non proprio: il Fondo è alimentato con una quota dell’1% del monte salari, quindi il contributo maggiore al fondo arriva dagli stipendi più elevati. Per il 2023 l’ammontare massimo a persona è stato di 3000 €, cifra di cui molti colleghi hanno usufruito. Per quest’anno il massimale è di 2800 € a persona. È bene che questi soldi siano gestiti a vantaggio di tutto il personale.

Per FGU-ANPRI è importante che questi fondi siano distribuiti alla più vasta platea possibile, tenuto conto delle motivate esigenze di ognuno. Inoltre, riteniamo prioritario valutare la possibilità di attivare, in alternativa ai rimborsi sanitari, una polizza sanitaria per tutto il personale, semplificando così moltissimo le procedure attuali, sia per i dipendenti sia per l’Amministrazione.

Alcuni punti da rivedere

Sul testo elaborato dal tavolo tecnico ci sono alcuni punti sicuramente da rivedere. Eccoli.

All’articolo 1, comma 6, abbiamo;

”6. L’importo massimo concedibile è di euro 2.500,00. Il sussidio viene erogato per una spesa ritenuta ammissibile dalla Commissione non inferiore all’1% del valore ISEE. In assenza di ISEE sono oggetto di sussidio le domande recanti una spesa sostenuta e ritenuta ammissibile dalla Commissione di importo complessivo non inferiore a euro 1.000,00.”

In sostanza, il beneficio viene erogato sulla base di spese per un importo minimo, che non è uguale per tutti, ma in misura proporzionale all’ISEE e, addirittura, viene imposto un limite minimo di spesa molto alto (1.000 €) in caso di assenza di ISEE. Tutto questo pone un’inaccettabile barriera all’accesso ai benefici, di fatto impedendone la fruizione a una parte consistente del personale, che può avere ISEE elevato oppure poche spese per le quali richiedere i benefici, oppure non intende fare conoscere il proprio lSEE.

Per FGU-ANPRI il comma 6 deve essere riformulato come segue:

”6. L’importo massimo concedibile è di euro 2.500,00 o una sua frazione, in proporzione al numero di mesi in cui il dipendente ha prestato servizio per il CREA durante l’anno di riferimento.”

L’articolo 2 contiene un elenco delle tipologie di sussidio. È un lunghissimo elenco, fin troppo granulare e dettagliato, che sicuramente deve essere rivisto in alcuni aspetti, in particolare per quanto riguarda il rimborso delle spese per abbonamenti ai mezzi di trasporto e il rimborso per le assicurazioni sanitarie. In entrambi i casi i massimali di spesa devono essere opportunamente alzati, almeno raddoppiati.

L’articolo 3, comma 3, prevede che:

“3. Il modulo di richiesta di sussidio, presentato da un solo componente del nucleo familiare qualora più di un componente sia dipendente dell’Ente, e redatto secondo lo schema predisposto dall’amministrazione, deve essere corredato obbligatoriamente, pena la non ammissione ai sussidi, da: …”

In pratica questo significa che, se il nucleo familiare è composto da due o più dipendenti del CREA, questi hanno diritto a una sola quota di sussidio. In pratica, ogni dipendente ha a disposizione una quota massima di 2500 €, ma nel caso di coniugi o di conviventi la quota massima a persona scende a 1250 €. Si tratta di una restrizione incomprensibile, che non ha nessuna giustificazione logica.

È incomprensibile che, nel momento in cui si dà massima importanza alle politiche per la famiglia, il CREA decida di penalizzare pesantemente le famiglie nell’accedere ai benefici socio-assistenziali.

FGU-ANPRI ritiene che debba essere eliminata la limitazione che prevede una sola domanda per nucleo familiare, chiarendo che ogni dipendente può presentare domanda, posto che una stessa spesa non può essere presentata in più di una domanda.

L’articolo 6, comma 2, stabilisce le modalità di definizione della graduatoria per l’erogazione del sussidio. In buona sostanza, la graduatoria viene definita sulla base del codice ISEE, come da tabella in allegato 1 al Regolamento. Inoltre, in caso i fondi disponibili non siano sufficienti per fare fronte a tutte le richieste, viene applicata una complessa formula di riduzione dei benefici socio-assistenziali.

Per FGU-ANPRI:

La tabella in allegato 1 deve essere riformulata, prevedendo minori diminuzioni fra una classe e l’altra;
Il criterio di riassegnazione dei fondi in caso di insufficiente disponibilità deve essere semplificato e riformulato, in modo da consentire a tutto il personale in graduatoria l’accesso ai benefici:

“in caso di disponibilità di fondi inferiore rispetto alle richieste dei dipendenti, le somme attribuite ad ogni dipendente vengono ridotte della medesima percentuale, fino al completo soddisfacimento delle richieste”

Altri dubbi?

Se, dalla lettura del documento prodotto dal tavolo negoziale, sorgono altri dubbi o esigenze di chiarimento, vi chiediamo di segnalarcele con una mail a info@fgu-ricerca.it, entro il 3 giugno p. v.

Il Responsabile FGU-ANPRI per il CREA

(dr. Guido Bonati)

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