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ENEA COMUNICATO FGU – ANPRI ENEA 6 febbraio 2023 SU REALE “EFFICIENTAMENTO” DELL’ENTE  

ENEA: SONO MATURI I TEMPI PER UN REALE EFFICIENTAMENTO DELL’ENTE

L’inserimento per legge della figura del Direttore Generale in ENEA, che tra non molto tempo si insedierà, chiude un lungo e faticoso ciclo che ha penalizzato di fatto tutti i dipendenti ENEA e, in modo particolare, ha visto spesso mortificate le professionalità dei ricercatori e tecnologi.

Tale ciclo è iniziato con il commissariamento del 2009 ed è finito solo in parte nel 2016, anno nel quale con il pretesto dell’ “efficientamento” dell’Ente le attività di indirizzo politico e di gestione amministrativa sono state riunite nella persona del Presidente – un’anomalia unica nel panorama della Pubblica Amministrazione, contestata, in sede di controllo, sia dalla Ragioneria dello Stato che chiese all’ENEA e all’allora ministro del MISE il rispetto d.lgs. n.165 del 2001, che sancisce la separazione dei poteri tra organi di governo e organi gestionali, sia dalla Corte dei Conti per ben due volte. Ricordiamo che tale presunto efficientamento anche economico, sbandierato dal precedente presidente, fu poi smentito nei fatti dagli organi competenti, privando ENEA di un ulteriore finanziamento.

Dopo 7 anni possiamo affermare senza tema di smentita che l’obiettivo “efficientamento” è stato clamorosamente mancato dall’attuale struttura, concepita durante la fase commissariale nel Giugno 2015.

Alcuni esempi sono:

  1. tempi biblici per lo svolgimento delle procedure concorsuali (comprese le assun-zioni a tempo determinato su progetti finanziati, che molte volte si concretizzano quasi a fine progetto con danno ad ENEA che non riesce a rendicontarle per intero e per l’espletamento delle selezioni per il reclutamento degli assegnisti di ricerca);
  2. tempi, criteri e procedure per la valorizzazione dei Ricercatori e Tecnologi (articolo 15), a nostro avviso, avulse da qualsiasi valorizzazione del merito scientifico e tecnologico, per le quali siamo dovuti, per l’ennesima volta, ricorrere alla giustizia;
  3. la suddivisione dell’Ente, quasi fosse una holding company, in Dipartimenti ognuno dei quali agisce come una repubblica autonoma, (vedasi esempio già denunciato con nostro comunicato del 12 luglio 2022: https://www.anpri.fgu-ricerca.it/comunicato-enea-12-7-2022-lautarchica-manutenzione-organizzativa-di-duee-saip-in-enea/);
  4. la commistione tra ruolo di Agenzia e quello di Ricerca;
  5. la difficoltà dei ricercatori e tecnologi a trasferirsi, o anche semplicemente a collaborare, fra Dipartimenti diversi e a volte persino tra divisioni dello stesso dipartimento;
  6. la frammentazione della struttura in un numero di caselle (e di livelli sovrapposti), a nostro avviso, ben superiore a quello necessario a gestire in maniera efficiente un Ente di 2300 persone;
  7. competenze spesso sovrapposte o duplicate in Dipartimenti diversi (vedasi il tema delle comunità energetiche);
  8. la scarsità di supporto segretariale ed amministrativo per il funzionamento di tale “già efficientata” struttura;
  9. unità organizzative composte da uno o due dipendenti;
  10. responsabili di Laboratorio costretti anche a protocollare di persona le comunicazioni da e verso l’interno e l’esterno dell’Ente, sottraendo una quantità notevole di tempo alle loro reali funzioni;
  11. procedure completamente diverse da dipartimento a dipartimento ad esempio quelle per la nomina dei RUP e la loro rotazione, per la definizione dei giorni di lavoro agile, o semplicemente per la gestione delle presenze;
  12. ed infine, segnaliamo la lettera circolare Prot. n. ENEA/2023/4860/SSPT del 25/01/2023 che impone ai responsabili scientifici dei progetti anche il compito della loro rendicontazione amministrativa, in aperta violazione del loro contratto di lavoro e che tra l’altro sottrae loro prezioso tempo per l’effettuazione del lavoro prettamente tecnico-scientifico.

 

LA NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE È QUINDI SOLO UN PUNTO DI PARTENZA. Occorrerà ora ridisegnare e rinnovare la struttura organizzativa.

Molti responsabili hanno da tempo superato, nelle varie “manutenzioni organizzative”, il limite massimo di due mandati quadriennali in vigore nella stragrande maggioranza degli EPR e valido anche per il Presidente e DG ENEA.

Se si vuole veramente “efficientare” l’ENEA, per consentirle di svolgere a pieno i compiti che la legge 218/2016 le affida, la strada è a nostro avviso obbligata; occorre cioè:

  1. a)    rinnovare e “dimagrire” la struttura, riducendo il numero di caselle e di livelli gerarchici sovrapposti e facendo ruotare i responsabili che abbiano superato, nelle varie ristruttu-razioni, il limite degli 8 anni;
  2. b) eliminare la commistione nei Dipartimenti dei ruoli di agenzia e di ricerca
  3. c)    stabilire principi chiari per la valutazione delle “performance” delle Unità e dei loro responsabili;
  4. d)    semplificare le procedure amministrative e adottare regolamenti chiari e protocolli standardizzati per la loro implementazione;
  5. e)    regolare l’accesso ai livelli apicali e specialmente per la Direzione dei Dipartimenti, tramite concorsi pubblici, aperti anche all’esterno, che prevedano una durata massima del mandato, compresi i rinnovi;
  6. f)    separare, in ossequio alla legge, le funzioni di direzione scientifica e di gestione amministrativa, che attualmente sono spesso sovrapposte, creando situazioni di conflitto d’interesse;
  7. g)   facilitare la mobilità e la collaborazione fra Unità diverse e con l’esterno;
  8. h) rendere “reale” la qualifica di ricercatore e tecnologo ricollegandola alle effettive mansioni svolte;
  9. i)    ma soprattutto, IMPLEMENTARE REALMENTE LA LIBERTÀ DI RICERCA, INTESA ANCHE COME PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI RICERCATORI E TECNOLOGI ALLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELLE ATTIVITÀ DELL’ENTE.

Se il Presidente, il C.d.A. e il DG imboccheranno questa strada, siamo sicuri che il tanto evocato “efficientamento” dell’ENEA si trasformerà da sogno in realtà. I tempi sono maturi.

Noi, nella necessaria distinzione dei ruoli, siamo pronti a dare una mano in tale direzione.

 

FGU Ricerca ANPRI – ENEA

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