Lettera aperta alla Ministra dell’università e della ricerca ed ai Parlamentari della Repubblica Italiana
Roma, 30 maggio 2022
Prot: 16/2022
Al Ministro dell’Università e della Ricerca
Prof.ssa Maria Cristina Messa
Ai Parlamentari membri delle:
Commissioni I e VII del Senato,
Commissioni I e VII della Camera,
p.c.: Al Presidente della ConPER
Prof. Antonio Zoccoli
(con preghiera di inoltrare a tutti i membri della ConPER)
Lettera aperta alla Ministra dell’università e della ricerca ed ai Parlamentari della Repubblica Italiana
Gentile Ministra Messa, gentili Senatori, gentili Deputati,
con grande sorpresa e sconcerto nell’ascoltare l’audizione da Lei svolta (1), lo scorso 26 maggio alle commissioni riunite I e VII del Senato, sul disegno di legge n. 2598 (conversione in legge del D.L. n. 36/2022 – PNRR2) (2) abbiamo appreso della Sua proposta di stralciare la sola parte che riguarda l’università del ddl n. 2285 (3) e portarlo in approvazione all’interno del D.L. n. 36 in quanto parte degli obiettivi previsti dal PNRR per giugno 2022.
Non possiamo che evidenziare la nostra forte preoccupazione sulla possibilità che il ddl n. 2285, a questo punto contenente sostanzialmente solo la parte relativa agli Enti Pubblici di Ricerca (EPR), in questo modo rischi seriamente di non venire mai approvato. Questo sarebbe un segnale a nostro avviso pessimo per il personale degli EPR, primariamente per il messaggio implicito di scarsa importanza, se non addirittura di irrilevanza, che inevitabilmente verrebbe percepito dagli stessi, in particolare per il personale Ricercatore e Tecnologo degli enti vigilati dal MUR che vedrebbero anche svanire il finanziamento previsto dal comma 310 della legge di bilancio 2022 per la “promozione dello sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi”.
La motivazione di questa proposta, indicata nella Sua audizione e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Garofoli nel CdM dello stesso giorno, per negare la priorità di approvazione alla parte relativa agli EPR viene fatta derivare da uno specifico obiettivo del PNRR (M4C2-4 Riforma 1.1) è a nostro avviso non giustificata. A questo proposito lo stesso documento di monitoraggio del PNRR dell’11 aprile scorso riporta: ”L’art. 26 del D.L. 152/2021 introduce una cornice normativa per realizzare la mobilità fra università ed enti pubblici di ricerca.”. Queste norme sulla mobilità sono basate su una indispensabile simmetria delle carriere EPR-Università e derivano da principi condivisi a livello internazionale, in particolare codificati in vari documenti alla base della definizione dello Spazio Europeo della Ricerca promosso dall’Unione Europea.
Vogliamo, infine, porre alla Vostra attenzione che, a nostro avviso, è indispensabile mantenere il più alto parallelismo possibile tra le due carriere, quella universitaria e quella dei Ricercatori e Tecnologi degli EPR – pur nella diversità ordinamentale, per legge il primo e per contratto il secondo – non solo come elemento basilare per la mobilità dei ricercatori, ma anche per lo status di quelli che operano negli EPR. Lo status è elemento altrettanto importante nel momento in cui si deve competere a livello internazionale per l’accesso ai fondi di ricerca assegnati nella stragrande maggioranza dei casi su base competitiva.
Pur nella consapevolezza delle difficoltà, auspichiamo e chiediamo da parte Vostra un forte impegno a mantenere l’intento riformatore previsto nel ddl n. 2285 anche per il sistema degli Enti Pubblici di Ricerca con lo stralcio delle relative norme nella corsia preferenziale della conversione in legge del D.L. 36. Sono essenziali entrambi i due elementi previsti:
- la salvaguardia delle risorse previste nel comma 310 della legge di bilancio per il piano straordinario di progressioni per il personale Ricercatore e Tecnologo,
- l’intervento come indicato nella Sua audizione “riforma del reclutamento in tenure degli enti pubblici di ricerca”.
Tale intervento è ancora più necessario in vista dell’essenziale ruolo che devono svolgere i Ricercatori e Tecnologi degli enti per l’attuazione e per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR; al contrario sarebbe facile prevedere gli effetti negativi della inevitabile frustrazione prodotta dall’esito che temiamo.
Eleuterio Spiriti
(Segretario Generale FGU Dipartimento Ricerca Sezione ANPRI)
1) Audizione della Ministra dell’università e della ricerca
2) Atto Senato n. 2598 sul sito del Senato
3) Atto Senato n. 2285 sul sito del Senato
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