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Lettera INGV art.15

 

Roma 12 maggio 2021

Prot:17/2021

 

Al Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Prof. Carlo Doglioni

Al Direttore Generale f.f. dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Dr. Massimo Bilotta

p.c.:

Ai Consiglieri di Amministrazione – Prof. Roberto Scarpa, Prof.ssa Francesca Bozzano, Dr. Fabio Florindo, Dr. Gilberto Saccorotti

Ai Ricercatori e Tecnologi INGV

 

Gentile Presidente, Gentile Direttore Generale,

 

In riferimento al Piano del fabbisogno di personale, relativo al triennio 2021-2023, che è stato sottoposto all’approvazione dell’ultimo Cda del 30 aprile u.s., devo evidenziare alcuni aspetti di natura formale e sostanziale.

Dal punto di vista formale, il PTA è soggetto ad informazione alle Organizzazioni Sindacali, preliminarmente alla sua discussione ed approvazione da parte del CdA (CCNL 2016-2018,  art. 68, comma 10, punto b). Ne devo dedurre che il documento deve essere ancora deliberato, e resto in attesa di una convocazione formale di una apposita riunione in cui evidenziare, da parte nostra, le criticità.

Dal punto di vista sostanziale, sono sinceramente stupito per il contenuto del documento. Mi limito, in questa fase, a evidenziare gli aspetti relativi alle progressioni di carriera ex art 15 CCNL 7.4.2006, di cui avevamo parlato in una precedente lettera.

Come noto, in base l’art. 15, l’accesso al II livello del profilo di ricercatore e tecnologo avviene anche attraverso procedure selettive affidate ad apposite Commissioni esaminatrici finalizzate all’accertamento del merito scientifico ovvero tecnologico, attivate con cadenza biennale all’interno dei profili di ricercatore e tecnologo. Il numero dei posti destinati alle procedure di cui al presente comma sarà definito con riferimento al numero degli appartenenti al livello inferiore”.

 

Poiché dal Ruolo di Anzianità dell’INGV aggiornato al 1 Gennaio 2021 risultavano presenti 227 ricercatori (21 con anzianità dal 1999, 2 dal 2001, 13 dal 2003)e 135 tecnologi 2 con anzianità dal 1999, 1 dal 2000, 18 dal 2003), è del tutto evidente che nella allocazione del numero di posti nella proposta di PTA (14 da primo tecnologo e 6 da primo ricercatore) non si è affatto tenuto conto di quanto stabilito dal CCNL. E’ incomprensibile, cioè, il motivo per il quale si sono rovesciate le proporzioni fra ricercatori e tecnologi. E se anche un motivo ci fosse, è del tutto ininfluente, a meno che l’INGV non intenda palesemente violare le disposizioni contrattuali.

In ogni caso, ogni scelta di politica assunzionale deve essere dettagliatamente motivata, come previsto dal Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (PTPCT) 2021-2023, recentemente approvato dall’INGV, il quale all’articolo 2.7.3 prevede che “Ai sensi del Regolamento del Personale INGV, i fabbisogni di personale e di progressioni di carriera per i dipendenti dell’Ente, sono determinati dal CdA. Per i profili professionali di ricercatore e tecnologo, la decisione viene presa sulla base di motivate esigenze avanzate dal Direttore Generale e dal Collegio dei Direttori (art. 3, comma 4). Per i livelli retributivi dal IV all’VIII, il CdA decide sulla base di motivate esigenze avanzate dal Direttore Generale e dai Direttori delle Sezioni. Al di là di queste generiche indicazioni, non esiste tuttavia una procedura formalizzata che consenta di tracciare le esigenze espresse e le motivazioni delle decisioni. L’arbitrarietà insita nel processo e la mancanza di tracciabilità sono importanti fattori abilitanti del rischio di mala gestione. La principale misura per la prevenzione di tale rischio è stata individuata nella redazione del disciplinare descritto nella sezione 2.7.1. Una misura associata è la trasparenza delle motivazioni, pertanto i documenti che giustificano le scelte dei fabbisogni dovranno essere pubblicati nella sezione Amministrazione Trasparente.”

Ci sono molti altri aspetti della proposta di Piano del fabbisogno di personale, relativo al triennio 2021-2023, che richiedono maggiore attenzione, a cominciare dallo scorrimento di graduatorie del concorso 2017, attuato nel 2018, in cui si continua a fare riferimento all’art. 15 in modo improprio e fuorviante. Come si ricorderà quel concorso interessava una parte del personale INGV, e solo una posizione per selezione art. 15.

Per presentare tutte le nostre valutazioni, attendiamo pertanto la convocazione dell’incontro con le organizzazioni sindacali, nel rispetto di quanto previsto dal CCNL relativamente all’obbligo di informazione.

 

Cordiali saluti,

 

 

Dr. Guido Bonati

Rappresentante FGU – Dipartimento Ricerca presso INGV

 

 

 

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