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Milleproroghe: sulla ricerca si punta a stabilizzare il personale

ROMA, 14 febbraio – Emendamenti importanti anche per il settore ricerca nel decreto Milleproroghe, che approda oggi nell’aula del Senato dopo il lungo passaggio in commissione. Tra questi spicca una misura che riguarda la Fondazione Human Technopole. In pratica, le somme enucleate dal Piano programmatico dell’attività scientifica pluriennale, in termini di residui per gli anni dal 2019 al 2022 e di competenza, per gli esercizi finanziari 2023 e 2024, saranno trasferite all’ente.
Tali fondi saranno finalizzati all’individuazione periodica da parte della Fondazione, attraverso propri organi o eventualmente avvalendosi delle roadmap del Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (ESFRI), delle facility infrastrutturali ad alto impatto tecnologico da realizzare. Queste ultime saranno messe in opera, una volta individuate, a seguito di consultazioni pubbliche promosse dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Salute, e che saranno aperte alla comunità scientifica nazionale e coordinate da parte del direttore della Fondazione nell’ambito dell’area identificata nella convenzione.
Tra le altre norme, il Milleproroghe reca poi la dilazione da 10 a 11 anni della durata dell’abilitazione scientifica nazionale. E c’è inoltre il credito di imposta sulla ricerca: allo scopo di promuovere le attività scientifiche e di favorire la stabilizzazione di figure professionali nell’ambito clinico e della ricerca attraverso l’instaurazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato presso le strutture sanitarie che svolgono attività di ricerca e didattica, ai policlinici universitari non costituiti in azienda è attribuito, nell’ambito delle attività istituzionali esercitate non in regime d’impresa, un contributo, nella forma di credito d’imposta, a condizione che i questi enti si avvalgano di personale assunto a tempo indeterminato in misura non inferiore all’85% del personale in servizio in ciascun periodo d’imposta nel quale è utilizzato il credito d’imposta. Per il 2023 questo credito d’imposta viene attribuito, alle stesse condizioni, anche nell’ambito delle attività istituzionali esercitate in regime d’impresa, fermo restando il limite di 10 milioni di euro per l’anno in corso.
Infine, ancora in merito alla stabilizzazione del personale, anche per le finalità relative alla continuità delle ricerche collegate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), le procedure per il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni previste dal decreto legislativo 75/17 sono prorogate fino al 31 dicembre 2026.

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