Premi Erc: sui Consolidator Grant l’Italia subisce la solita fuga dei “cervelli”
ROMA, 1 dicembre – Italia secondo Paese in Europa per numero di ricercatori premiati, a livello di nazionalità. Ma soltanto settimo come luogo di destinazione. È il solito problema, strutturale, di una nazione che produce “cervelli” ma che non riesce a trattenerli sul suolo patrio. Stavolta la fotografia arriva dalle statistiche dedicate ai Consolidator Grant, diffuse dall’European Research Council (Erc), i riconoscimenti che riguardano gli scienziati con almeno sette anni di lavoro alle spalle. L’Erc ha messo in campo fondi per 627 milioni di euro a beneficio di 308 ricercatori. Il Bel Paese, come detto, ha 36 studiosi in graduatoria, secondo solo alla Germania (56). Ma se si considerano gli enti che hanno ricevuto i premi, la Penisola scende al settimo posto, con 15 scienziati interessati (14 italiani e un tedesco).
Il 39%, a livello totale, è la quota di presenza femminile, mentre il tasso di aggiudicazione è stato del 14,5%, se si tiene conto che nel complesso erano arrivate 2.100 candidature.
