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Ricerca: primo bando MUR da 50 milioni sul modello dei “grant” europei

ROMA – Al via il primo bando da 50 milioni sul 2021 del Fondo Italiano per la Scienza, istituito dal Governo con il decreto-legge Sostegni bis per arrestare in qualche modo la fuga dei cervelli. Della dotazione 30 milioni sono riservati a progetti di ricerca fondamentale condotti da ricercatori affermati (Advanced Grant), mentre i restanti 20 milioni sono destinati a progetti di ricerca fondamentale condotti da ricercatori emergenti (Starting Grant). Le domande di partecipazione devono essere inviate in lingua inglese, solamente per via telematica attraverso la piattaforma dedicata, a partire dalle ore 12:00 del 26 ottobre 2021 ed entro le ore 12:00 del 27 dicembre 2021.
Per ogni progetto finanziato nell’ambito della linea “Advaced Grant” sarà previsto un contributo in conto capitale corrispondente al totale dei costi ammissibili, fino a un massimo di 1,5 milioni di euro. Per ogni iniziativa selezionata in seno alla linea “Starting Grant” il massimo è invece pari a 1 milione di euro. I progetti di entrambe le tipologie hanno una durata massima di 5 anni.
Le proposte potranno afferire a tutti i campi di ricerca riguardanti i macrosettori e i settori scientifico-disciplinari determinati dal Consiglio europeo per la ricerca (Erc): scienze della vita, scienze fisiche e ingegneria, e scienze sociali e umane.
Per entrambe le linee di attività, il Principal Investigator (ossia il ricercatore di qualunque nazionalità che si assume la responsabilità di coordinare le attività di ricerca condotte nell’ambito del progetto per cui si sottopone la candidatura) può avanzare una proposta progettuale da svolgersi presso un’organizzazione ospitante (host institution) tra le seguenti istituzioni italiane: Accademie di Belle Arti; conservatori; università e istituzioni universitarie italiane, statali e non statali, comunque denominate, comprese le scuole superiori a ordinamento speciale; enti pubblici di ricerca; soggetti giuridici con finalità di ricerca, purché residenti e con stabile organizzazione nel territorio nazionale, a cui lo Stato contribuisca in via ordinaria; Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pubblici e privati, con sede operativa in tutto il territorio nazionale.
Le domande ammesse al finanziamento saranno sottoposte a un doppio vaglio: il primo ad opera del Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (Cnvr), anche con l’ausilio di esperti esterni, mentre il secondo coinvolgerà tre revisori esterni anonimi e indipendenti per ciascun progetto individuati dal Cnvr. I Principal Investigator che otterranno i punteggi migliori saranno sottoposti a un’intervista in inglese. Al termine verrà stilata una graduatoria dei progetti per ogni macrosettore.
Il Fondo italiano per la scienza, che fa capo al MUR, ha una dotazione di 150 milioni a decorrere dal 2022.

Per approfondire:
https://www.mur.gov.it/sites/default/files/2021-09/DD%20n.%202281%20del%2028-09-2021.pdf

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