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Lettera 30 novembre 2020. Richiesta aumento del FOE da assegnare al CNR

Roma, 30 novembre 2020

Prot: 30/2020

Al Prof. Gaetano Manfredi

Ministro Università e Ricerca

e p.c. Al Prof. Massimo Inguscio

Presidente CNR

Ai Consiglieri di Amministrazione del CNR

Al Dott. Giambattista Brignone

Direttore Generale

Ai Ricercatori e Tecnologi del CNR

Egregio Ministro,

in questi giorni in cui il Parlamento sta esaminando la legge di bilancio che auspichiamo preveda anche un consistente aumento del finanziamento ordinario (FOE) degli Enti di Ricerca vigilati dal Suo Ministero, il CNR sta per approvare un Regolamento di Amministrazione, Contabilità e Finanza che prevede diffusi e indiscriminati prelievi centralizzati sui residui dei finanziamenti, prevalentemente esterni, di progetti di ricerca in dotazione presso gli Istituti dell’Ente, equiparando peraltro in maniera decisamente impropria i fondi residui su progetti esterni a risorse del FOE.

Tali prelievi, dell’ordine di molte decine di milioni di euro, sono finalizzati a “garantire la complessiva salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’Ente”, ossia, nell’immediato, a portare in pareggio il bilancio previsionale 2021 dell’Ente, dato che il FOE destinato al CNR, sempre più insufficiente per coprire le spese del personale e di funzionamento dell’Ente, rischia nel 2021 di essere utilizzato per il 95% per la sola copertura del costo del personale.

A fronte della sempre più insufficiente dotazione finanziaria ordinaria, i vertici dell’Ente, invece di perseguire una politica gestionale basata su efficientamento, contenimento dei costi e soprattutto reperimento di nuove risorse, si muovono nella direzione opposta, limitandosi ad attingere a pieni mani dai residui dei finanziamenti di progetti di ricerca ottenuti dai suoi Ricercatori e Tecnologi attraverso bandi competitivi o contratti industriali, residui già in parte utilizzati, da tanti anni, per coprire le spese di funzionamento dei singoli Istituti e che rappresentano però la linfa vitale per le attività di ricerca dell’Ente.

È infatti di lapalissiana evidenza che, a fronte di una pressoché assenza di finanziamento con fondi ordinari delle attività di ricerca che ha caratterizzato gli ultimi decenni, i fondi residui rappresentano l’unica fonte certa di finanziamento a disposizione dei Ricercatori e Tecnologi del CNR per aggiornare ed adeguare i laboratori e le apparecchiature scientifiche; per diffondere, a chiusura dei progetti di ricerca, i risultati di ricerca ivi conseguiti; per svolgere attività di ricerca curiosity driven (quella che nel medio/lungo termine consente di mantenersi scientificamente competitivi ed ottenere nuovi finanziamenti); per finanziare le attività di ricerca di tutti quei progetti che prevedono finanziamenti solo a seguito di periodiche rendicontazione; per partecipare a riunioni preparatorie per la partecipazione a bandi competitivi che consentono l’acquisizione di nuovi finanziamenti,….

Privata di tali importanti risorse, accantonate non già per l’incapacità di spenderle quanto piuttosto per le necessità qui su esemplificate, una gran parte delle attività di ricerca del CNR si fermerà, con danni enormi che si rifletteranno negli anni a venire.

Né la recentissima iniziativa dell’Ente, denominata “Progetti di Ricerca@CNR”, che destina solo 4 milioni di euro per finanziare nel 2020 un massimo di 40 progetti, può rassicurare i suoi Ricercatori e Tecnologi, anche perché tali risorse provengono interamente – ironia della sorte – da residui degli Istituti prelevati dall’Ente come quota di “co-finanziamento obbligatorio” del Programma Biennale degli Interventi di investimento infrastrutturale.

La scrivente O.S. ritiene quindi indispensabile, e non più procrastinabile, un significativo aumento della quota non vincolata del FOE da assegnare al CNR, tale da garantire non solo gli auspicati “equilibri di bilancio”, ma anche un seppur ridotto finanziamento delle attività di ricerca ritenute dall’Ente di priorità per il Paese che consenta così al più grande Ente pubblico di ricerca italiano di attuare un proprio programma di ricerca.

Confidiamo dunque nella Sua sensibilità e nella Sua indiscutibile conoscenza dei meccanismi di finanziamento delle attività di ricerca affinché la nostra richiesta trovi accoglimento.


Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

https://anpri.fgu-ricerca.it/wp-content/uploads/2020/11/Lettera-30-novembre-Ministro-Aumentare-FOE-CNR-1.pdf

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