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Spazio: Ingv protagonista nel consorzio Space It Up

ROMA, 17 giugno – Andare verso un futuro più sostenibile mediante tecnologie spaziali all’avanguardia capaci di monitorare i cambiamenti climatici e prevedere eventi meteorologici estremi. È questo l’obiettivo chiave della neonata società Space It Up (Scarl). Il progetto ha ricevuto 80 milioni di euro di finanziamento dall’Agenzia spaziale italiana e dal ministero dell’Università e della ricerca, grazie al coordinamento del Politecnico di Torino. E vede tra i protagonisti l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
Space It Up mira a promuovere l’innovazione nel settore spaziale, ad espandere le conoscenze fondamentali attraverso la creazione di modelli numerici avanzati, architetture satellitari innovative e applicazioni basate sull’Intelligenza artificiale. Un altro scopo è garantire la permanenza a lungo termine dell’umanità nello spazio, verso una visione di società “multi-planetaria”.
Il consorzio comprende una vasta rete di partner, tra cui 13 università, 10 centri di ricerca pubblici e privati e 10 aziende leader nel settore spaziale. Space It Up vuole rafforzare lo spazio come ecosistema in Italia, coprendo l’intera catena del valore della ricerca e dello sviluppo in ambito spaziale, attraverso una stretta collaborazione, appunto, tra università, enti di ricerca e industrie.
Il Centro di osservazioni spaziali della terra dell’Ingv (Ingv-Cos) sarà il punto focale per il coordinamento delle iniziative dell’istituto all’interno del consorzio, con particolare attenzione a quattro dei nove ambiti di ricerca (denominati “Spoke”). Spoke 1: sviluppo di nuove missioni per la protezione e lo sviluppo sostenibile del pianeta, oltre a missioni di esplorazione planetaria; Spoke 5: mitigazione dei rischi naturali e geologici della Terra; Spoke 6: indagine sui problemi scientifici e tecnologici rilevanti legati ai processi fisici dell’interazione Sole-Terra e i loro effetti sulla società; Spoke 7: ricerca sulla sostenibilità delle attività umane per garantire salute alle persone e al pianeta, nel presente e nel futuro.
I Dipartimenti dell’Ingv (Ambiente, Terremoti e Vulcani), con il coinvolgimento diretto delle Sezioni Ont, Roma1, Roma2 e Osservatorio Etneo, saranno protagonisti principali nello sviluppo di queste attività.

Il Centro osservazioni spaziali della Terra di Ingv:
https://cos.ingv.it/

 

 

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