Università: dal MUR altri 300 milioni per il reclutamento di personale
ROMA, 8 giugno – Arrivano dal MUR 300 milioni di euro che permetteranno alle università italiane di assumere 2.600 persone. È stato infatti pubblicato, dopo la registrazione della Corte dei conti, il decreto 445 del 6 maggio 2022 del ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che contiene i piani straordinari di reclutamento del personale universitario per gli anni 2022-2026. Il Mur chiarisce che il testo contempla i criteri di riparto delle risorse aggiuntive al Fondo per il finanziamento ordinario delle università (Ffo), previste dalla legge di bilancio per il 2022 e destinate in specifico alle assunzioni oltre il turn over, e con questo provvedimento sono finanziati 4 piani straordinari, il primo dei quali, a regime dal 2023, conta su 300 milioni di euro annui, a cui si aggiungono 75 milioni destinati al costo dell’ultimo trimestre di quest’anno.
Gli altri piani straordinari valgono 340 milioni dal 2024, 50 milioni dal 2025 e ulteriori 50 milioni a decorrere dal 2026: risorse a beneficio dell’assunzione di professori universitari, di ricercatori, di personale tecnico-amministrativo delle università con l’obiettivo di allinearsi agli standard europei sul rapporto tra numero di studenti e personale docente e non docente, con un focus particolare sulle aree scientifiche e tecnologiche (Stem).
L’assegnazione delle risorse prevista dal decreto è basata, prioritariamente, sui risultati conseguiti dagli atenei nella valutazione della qualità della ricerca definita dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca e nella valutazione delle politiche di reclutamento. L’assegnazione per il primo piano straordinario consentirà di avere a disposizione oltre 2.600 cosiddetti ‘punti organico’ che corrispondono al costo di un professore di prima fascia. Dunque, considerando che le altre qualifiche universitarie hanno un costo inferiore, potranno essere reclutate più di 2.600 unità.
